venerdì 27 gennaio 2006

Stabilire le mete

Mete. Ambite, agognate, sognate.
Si vive per essere. Si muore per esse. Trama e ordito della vita. E poi, un giorno scoprire, cosa?
Che viviamo senza sapere quali sono le nostre mete.
Si, sappiamo quali sono ma allo stesso tempo non lo sappiamo. Abbiamo un'idea vaga di qualcosa ma spesso queste cose non sono delle mete. Magari sono sprazzi di vita quotidiana così come vorremmo che essa fosse. Ma non è una meta. Magari vorremmo avere dei possedimenti e del denaro. Ma questi non sono mete.

Una meta è un fine noto verso il quale si intende andare e che si vuole raggiungere. Una meta è un fine noto.

Un fine è,come dice la parola, qualcosa che ha un termine, finisce... appunto. Quindi qualsiasi cosa noi mettiamo lì come meta che non ha un termine non è una meta. E se la cosa è un diventare o ha in se un continuo movimento, noi continueremo a girare dentro questa situazione.

Se fossimo degli scalatori, la nostra meta sarebbe la cima della montagna. Chiaro e preciso. Un fine. Giunti alla cima, la meta sarebbe raggiunta. Se la nostra metà fosse scalare la montagna, non avrebbe mai fine. Perchè fin dal primo metro la nostra meta sarebbe raggiunta.

Grazie ad una chiaccherata con un amico, ho avuto questa illuminazione. Mi sono accorto che le mie mete non erano così nitide e chiare. Ed avendone tante, ho capito che alcune di esse erano in contraddizione. In particolare perchè non avevo fatto una scala di valori sulle mete e le avevo poste tutte sullo stesso piano.

Mete.... Pensateci su.
Qual'è la vostra meta principale nella vita?
Cosa volete raggiungere?
O vi piace vivere girando dove capita capita?
Per aspera ad astra!

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