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sabato 25 febbraio 2006

I multilevel, perchè sono una truffa!

Ogni tanto rialzano la testa.
Sembrano scomparire ma ogni tanto ritornano in vita.
Parlo dei multilevel o multilivello, un sistema nato negli USA negli anni ‘80 e diffusosi in maniera incontrollabile nel decennio successivo anche in Italia.

Facciamo una premessa: come la stragrande maggioranza delle tecniche, delle strumentazioni o delle invenzioni, il multi-level non è nè buono e nè cattivo in se.
Dipende dall’uso che se ne fa. Come un coltello il quale può essere usato per affettare una salsiccia ma anche per pugnalare una persona.
Di per se, anzi, è un’idea abbastanza buona per economizzare sui costi di distribuzione dei prodotti. Come funziona (per quanto il sistema sia abbastanza conosciuto)?

Un’azienda ha un prodotto o un servizio. Deve farlo arrivare al suo potenziale cliente. Per farlo fino agli anni ‘80 si usavano 2 metodi fondamentali: la distribuzione attraverso strutture fisse (negozi, supermercati o, al limite, mercatini itineranti) oppure tramite la vendita per corrispondenza (tramite un catalogo si ordina la merce inviata via posta).
Cosa comporta questo? Nel primo caso enormi costi di infrastrutture e di movimentazione merci. Le merci devono già essere nei negozi per essere viste e rimanere in attesa di essere vendute. Un negoziante deve spendere centinaia di migliaia di euro solo per predisporre uno spazio alla vendita della merce. Nel secondo caso (la vendita per corrispondenza) il problema risiede nel fatto che un catalogo è ambiguo e anonimo. E per di più è assolutamente passivo nei confronti del potenziale cliente.
La soluzione è di trovare degli intermediari che colgano i vantaggi dei 2 metodi. Nessun costo di infrastrutture e la causatività sulla vendita.
Sull’onda dei rappresentanti, ecco il sistema marketing a multilivello. L’azienda mette dei responsabili a capo di una struttura. Gli da una competenza territoriale e gli chiede di contattare altre persone che vendano i prodotti dell’azienda direttamente al pubblico.
Nessun canale fisico di distribuzione ma solo un canale di persone. Nessun costo per infrastrutture e solo compensi per il lavoro delle persone.
Se il prodotto viene venduto viaggia, altrimenti sta in azienda.

La credibilità del prodotto e della vendita viene garantita dall’ultimo venditore, in genere amico o conoscente del cliente potenziale.
Ecco il sistema. Semplice e con notevoli vantaggi.
Come si nota, non c’è nessun connotato di potenziale truffa.
Certo, dopo un pò qualcuno penso che fosse dovereso allargare ancora di più la rete distributiva e anzichè farlo con un sistema orizzontale (un responsabile che continuava a girare con il solo scopo di mettere sempre più venditori pagati a provvigione sulla linea distributiva) qualcuno optò per un sistema si crescita verticale.

Cioè l’ultimo venditore oltre che vendere i prodotti poteva (e doveva) cercare altri venditori da “mettere sotto di se” cioè da collocare gerarchicamente al di sotto della responsabilità. L’incentivo a fare ciò? Ecco il colpo di genio. Prendere una piccolissima provvigione sulle vendite dei venditori sotto di lui.
Le possibilità di guadagno aumentavano. Il venditore poteva avere (per esempio) la provvigione del 20% sulla vendita dei suoi prodotti e del 5% sulla vendita dei suoi sottoposti (i quali prendevano ovviamente il 20% sulle loro vendite). Ma il gioco poteva essere ampliato con delle scale progressive. Il venditore prendeva il 20% sulle vendite proprie, il 5% sulle vendite di tutti i venditori del 2 livello sotto di lui, il 2% delle vendite di tutti i venditori del 3 livello sotto di lui (quelli “arruolati” dai venditori del 2 livello), l’1% sulle vendite di tutti i venditori del 4 livello sotto di lui e così via.
Come si può facilmente intuire se una persona era abile a mettere sotto di lui dei venditori e ancora più abile sul far si che i suoi venditori reclutassero altri venditori, il vero guadagno diventava quello percepito dalle provvigioni del lavoro altrui.
I conti si fanno in fretta. Anche se la provvigione per i propri prodotti è alta, c’è un lavoro dietro e un limite fisico per le vendite. Ricordiamoci che i venditori nel multi-level vendono esclusivamente a singoli. Invece non c’è nessun limite a quanti venditori si possono mettere sotto.
Ma, di nuovo, non facciamo terrorismo di questo fatto. La provvigione sulle vendite di altri venditori ha una giustificazione. C’è un lavoro che il venditore senior deve fare per mantenere attiva la rete e attivi i venditori. Così come un responsabile di reparto in un grosso supermercato o un responsabile di agenzia per degli agenti di commercio.
Dov’è che la cosa diventa una truffa?

Diventa una truffa quando ci si dimentica dello scopo per cui il sistema di vendita multilivello è nato. E cioè di vendere prodotti e servizi.
Esistono tuttora alcune aziende multinazionali che operano da anni con questo sistema. Non voglio fare nomi ma principalmente nel campo degli integratori naturali, nei cosmetici o nei prodotti della casa esistono e non fanno niente di illegale.
Chi entra nella rete di vendita deve solo essere consapevole di una cosa: egli diventa un venditore. Guadagnerà in base alla qualità del prodotto e alle sue abilità commerciali. Guadagnerà dei soldi o forse no. Come qualunque altra attività commerciale. Forse si o forse no. Forse tanti o forse pochi.

Il multilevel diventa una truffa quando ci si dimentica del prodotto e si mette in piedi una rete di vendita che in realtà non ha nessun altro scopo di creare un sistema piramidale. In cima ci sono gli ideatori del sistema piramidale e successivamente si affiliano gli altri. Il prestesto per la creazione della piramide può essere parzialmente valido o assolutamente infondato.
Ho visto proposte di entrare nella rete con lo scopo di coinvolgere altre persone con il semplice miraggio di guadagnare dei soldi. Card elettroniche, punti di bonus, assicurazioni fantasma, etc. Qual’è il cavallo di battaglia? Lo schema matematico di arricchimento con la piramide.

In genere i furboni che creano la rete, coinvolgono le altre persone (con contatti privati o meeting spettacolari) mostrando i prodigi delle progressione matematiche dei guadagni. In pratica mostrano schemi (più o meno complessi) come quello che ho esemplificato sopra.
Così il potenziale venditore non pensa di essere un venditore ma solo una mente illuminata che ha scoperto il modo magico per fare i soldi senza lavorare. Deve solo entrare nel sistema piramidale il prima possibile per prendere i primi posti e far affiliare altre persone.
Ovviamente l’entrata nel sistema ha sempre un qualche, comunque basso, costo. Giustificato da mille motivi.

Così gli unici che veramente beneficiano di guadagni spaventosi sono i 2 o 3 o 10 individui che creano la piramide. Già al 2 o 3 livello i soldi diventano una normalità. Ma i veri truffati arrivano dopo e sono la massa.
Infatti se, ad esempio, ogni persona deve dare 100 ? per entrare e far affiliare 3 persone che metteranno 100 ?. A questo punto egli recupera i suoi 100 ?. Gli altri vanno a chi sta in cima alla piramide e ai costi organizzativi. Intanto un individuo mette 100 ?. Egli ha la speranza di guadagnare sulle entrate dei nuovi livelli. Pecentuali varie sulle 9 persone portate dalle 3 persone, sulle 27 persone portate dalle 9 persone, sulle 81 persone portate dalle 27, sulle 243 persone portate dalle 81.

Guardiamo che succede con uno schema semplice (in realtà lo fanno più complesso per essere compreso meno):
le prime 3 persone si prendono il 15% sul primo livello, 12% sul secondo livello, 10% sul terzo livello, 8% sul quarto livello, 5% sul quinto livello, 3% sul sesto livello, 2% sul settimo livello, 1% sull’ottavo livello sotto di loro.
Sotto le 3 persone ci sono 9 persone (15% di 900 ? = 135 ?), 27 persone (12% di 2.700 ? = 324 ?), 81 persone (10% di 8.100 ? = 810 ?), 243 persone (8% di 24.300 ? = 1.944 ?), 729 persone (5% di 72.900 = 3.645 ?), 2187 persone (3% di 218.700 ? = 6.561 ?), 6561 persone (2% di 656.100 ? = 13.122 ?), 19.683 persone (1% di 1.968.300 ? = 19.683 ?).
Le tre persone che iniziano la piramide guadagnerebbero 135 ? se si riuscisse a mettere un livello, 459 ? (135+324) se si riuscisse a mettere un secondo livello, 1.269 ? se si riuscisse a mettere un terzo livello (135+324+810), 3.213 ? al quarto, 6.858 al quinto e così via (fatevi i conti. Giunti all’ottavo livello i tre guadagnerebbero, senza far niente in realtà, 46.224 ?). Con un solo misero investimento di 100 ?
E’ ovvio che chi sente questo meccanismo vorrà entrare nella piramide. Ma da quale punto?
Mettiamo che io senta parlare di questo sistema e voglia entrarvi. Diciamo che il sistema è già giunto al 3 livello e che ci siano in giro già 81 persone che stanno reclutando nuovi affiliati. Io farei quindi parte di quel gruppo di 243 persone del 4 livello. Ciò significa che per guadagnare io i 46.224 ? promessi dal sistema occorrerebbe giungere non solo all’ottavo livello, che è già tantissimo visto che sarebbe composto da quasi ventimila persone, ma addirittura all’undicesimo con un numero complessivo di 530.226 persone.
E’ ovvio che il sistema salta dopo soli 3 o 4 livelli. Risultato i primi 3 guadagnano 3.213 euro (1.071 euro a testa), i secondi 9 guadagnano 3.807 euro (423 euro a testa), i terzi 27 guadagnano 4.131 euro (153 euro a testa) e i quarti 81 persone guadagnano 3.645 (45 euro a testa). E questi recuperano anche i loro 100 euro di ingresso. Gli ultimi 243 non avendo nessuno sotto di loro non guadagnano niente e non recuperano niente. Ci sono 243 persone truffate per 120 persone contente di cui solo 12 possono dire di essere veramente contente. Gli altri per la fatica di trovare altre 3 persone hanno guadagnato una miseria. E in più ci sono i soldi destinati all’organizzazione che chissà che fine fanno. Probabilmente in mano ai 3 capi che spariscono nel nulla.

Conclusione 24.300 euro sono stati truffati e 243 persone disilluse dal facile guadagno.
Questo è solo un esempio. Ma ci tenevo a fare un esempio per meglio capire come ci si può cascare.
Il guadagno facile non esiste. Esistono dei buoni affari, esistono delle ottime idee che producono anche molto denaro.

Ma qualcosa ci deve essere.
E l’idea non è un sistema. Un sistema serve per vendere qualcosa (prodotto o servizio). Non può far fare soldi da solo.
Ripeto: l’idea non è un sistema. Un sistema serve per vendere qualcosa (prodotto o servizio). Non può far fare soldi da solo.
Spero di aver detto la mia sui multilevel in modo chiaro anche se lungo.
E, come sempre, per aspera ad astra!