venerdì 31 ottobre 2008

Dove ho lasciato il mio mondo?

Dove ho lasciato il mio mondo?
Non sono vecchio, non sono giovane.
Basta queste etichette.
E' solo un modo barbaro per capire qualcosa. La chiamano classificazione. Altrove tassonomia.
Dopo le etichette, resta il concreto.
 
Dove ho lasciato il mio mondo?
Mi guardo in giro dopo mesi di assenza e gli incubi peggiori si sono realizzati.
Se leggo i primi miei post dei primi tempi del blog rimango un attimo interdetto.
 
Il mondo va veloce ma è senza guida. Non sa più dove sta andando.
E nella confusione, ognuno cerca di sterzare dalla propria parte.
Ma non è possibile. La vita di ognuno va a legarsi sempre di più con la vita degli altri.
Come si può essere così miopi da non capirlo?
O è logico credere che siccome staremo qui per soli 70 o 80 giri intorno al sole (per chi gli va bene), tutto ciò che succede non ci riguarda?
Le cose vanno talmente veloci che le nostre irresponsabilità si stanno ritorcendo contro di noi a velocitàmaggiori dell'esistenza media di una persona.

Forse un Andreotti, un Berlusconi, un Prodi (che bravo, ho fatto par condicio!) possono fare disastri fregandosene altamente di che succederà domani. Se tra 10 anni il mondo sarà una cloaca che gliene può fregare a chi sa che gli rimangono pochi anni.

Forse il novello Faust di Arcore penserà che si può trovare una cura miracolosa che gli garantirà l'eternità.
Ma temo che quando si troverà faccia a faccia con la signora scura con la falce, avrà ben pochi argomenti.
Soldi o non soldi. Lodo Alfano o non lodo Alfano.
 
Sono contento di essere tornato qui.
Saluti a tutti.
Mi siete mancati.
Per aspera ad astra.