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sabato 8 agosto 2020

Covid19, lockdown e ripartenza: posso tornare a dire la mia?

 

Sono un bugiardo.
Bugiardissimo...
Avevo detto a marzo che avrei fatto un solo post sul COVID.
E in effetti non potete dirmi che non ci abbia provato a non dire altre cose sull'argomento. Se si scorre i miei profili social, sono stato abbastanza bravo.
Ho letto stupidaggini su stupidaggini.
Ho letto e sentito scempiaggini anche quando i dati che venivano forniti erano corretti. Ma ci pensate? Dire stupidaggini anche dicendo la verità....

Come è possibile?
E' possibile, certo! Perchè i dati, da soli, non sempre dicono qualcosa. Spesso (non voglio dire quasi sempre) i dati hanno bisogno di essere collegati, valutati e soppesati.
Da solo un dato (soprattutto se numerico) può dire molte cose. Addirittura cose talmente diverse da essere quasi in contraddizione.

Il COVID19, dove eravamo rimasti? Visto che siete qui, vi chiedo di tornare indietro e rileggere l'articolo che scrissi sull'argomento il 3 marzo.
Lo rileggo a mesi di distanza e sorrido. Perchè sorrido? Ditemelo voi dopo averlo riletto voi stessi.

Cosa rimane dopo il lockdown? Cosa rimane dopo la fase 2? Cosa rimane dopo la riapertura e ripartenza?

Rimane che ci sono troppi dati contradditori, e troppe incongruenze.
Io non sono un complottista. Anzi, se proprio devo essere sincero, detesto il complottista tipo. E detesto il complottismo. Come attitudine e come metodo di ragionamento.
Spesso prendono un buon spunto e questo, in una smania di "stupire con effetti ultravivaci" viene portato a livelli di fanatismo e assurdità.
Quindi.. rimangono sempre dati contradditori e incongruenti.

Quali? I dati della mortalità e dei contagi sono troppo disomogenei. Però da nessuna parte ho visto una spiegazione semplice e razionale di questo.
Solo spiegazioni fatte con i cerotti per distogliere l'attenzione e ritornare all'argomento principale.
Perchè in Germania ci sono tassi di mortalità così bassi rispetto ai contagiati? Ad esempio rispetto a Italia e Spagna?

Ah già.... Perchè i tedeschi sono bravi, previdenti e organizzati e hanno gestito l'emergenza sanitaria così come doveva essere fatta.
Bene. E come doveva essere fatta? Non ho mai visto un articolo o servizio esaustivo su questi protocolli tedeschi così ottimi per contenere il numero delle vittime.
Perchè a tutt'oggi con un numero simile di contagi giornalieri, in Germania muoiono 3 persone e in Italia 13 (oggi). Non è possibile trasferire questi protocolli dalla Germania all'Italia?
No?
Certo, no. Loro sono ricchi e hanno l'euro. Ma allora perchè anche in India e in Pakistan ci sono tassi di mortalità simili alla Germania? Anche loro sono ricchi, organizzati, con sistemi sanitari perfetti e hanno l'euro?

Ma non so.

Così come non capisco queste divergenze troppo evidenti fra esponenti del mondo scientifico sull'argomento.
E non capisco perchè nessuno parli di concetti basici sull'argomento come la carica virale. Cose che ho studiato anni fa e che sicuramente non ho capito. Ecco perchè vorrei che qualcuno mi chiarisse una volta per tutte (non l'ho ancora capito) se gli asintomatici ovvero quelli che hanno preso il virus ma non hanno sintomi SONO O MENO CONTAGIOSI.

Ho letto articoli scientifici (provenienti da fonti diverse) che dicono cose in contraddizione (vedi il sito del corriere della sera https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_giugno_10/coronavirus-che-cosa-dice-scienza-ruolo-asintomatici-2b8c7a84-aaf3-11ea-ab2d-35b3b77b559f.shtml).
Non so chi ha ragione. Ma che su una cosa così verificabile ci siano posizioni così contrastanti mi da da pensare.
Ah beh, certo.... certo...
Chi dice che gli asintomatici non sono contagiosi è un complottista fuori dal coro e quindi non va ascoltato perchè ciarlatano. 
Può essere....

Ma il dubbio che persone con una carica virale bassa in quanto asintomatici siano, di fatto, poco contagiosi mi rimane per logica.

Cosa penso quindi alla luce di tutti questi mesi?
Semplice:
1. Il sistema sanitario nazionale è stato smantellato negli anni per interessi di parti e per motivi puramente criminali di appropriazione indebita. I colpevoli di ciò dovrebbe essere rispondere di ciò che hanno fatto.
2. Il governo italiano non ha valutato nel modo migliore i dati in suo possesso e ha preso decisioni scorrette guidati dalla paura. Piccoli statisti, questa la verità. Pensavo che il lockdown per tutta l'Italia fosse sbagliato a marzo, figuriamoci adesso che salta fuori che neppure gli esperti lo avessero consigliato.
3. I mass-media sono i veri assassini della scena. Come loro solito, invece che informare, hanno diretto le idee e le emozioni delle persone verso i loro interessi, meschini e di bassa bottega: ascolti, interessi di chi controlla l'informazione e così via.
4. Molte persone coinvolte in prima persona nella gestione del problema COVID hanno vissuto di una sorta di esaltazione da importanza di se. Membri delle forze dell'ordine, politici, medici, opinionisti, amministratori. Sono talmente tante le cose illogiche e contradditorie che sono state fatte (e vengono ancora fatte) che viene da sorridere. Elicotteri per catturare i runner in spiaggia e condomini che chiamano i carabinieri perchè i bambini giocano nel cortile sono solo esempi estremi.
5. Il Covid19 ha messo a nudo la fragilità dell'uomo medio di questa società. Ignorante (nel senso che ignora troppe cose) e credulone, l'individuo medio ha mostrato la sua piccolezza di fronte ad una sfida della natura. Si tirano fuori gli attributi in queste situazioni, non ci si può permettere di farsi spaventare. Ho visto gente non voler uscire di casa neanche quando poteva per paura di un virus quando le probabilità matematiche di morire sono un millesimo di quelle che si hanno quando ci si mette in macchina ogni giorno.
6. l'OMS è una struttura poco trasparente e probabilmente sede di interessi criminali. Non posso qui esporre perchè lo penso (troppo lungo) ma questo è quanto.
7. Un sacco di politici, ministri e via dicendo volevano solo pararsi il culo in modo che nessuno potesse accusarli di qualcosa.
8. Tutta la faccenda COVID19 poteva essere gestita con uguale fermezza ma con più leggerezza. Non eravano in pericolo estinzione umanità.
9. Troppe cose non tornano. Non so perchè sia così ma troppe cose non tornano per accettare spiegazioni semplicistiche di ciò che è successo.

Grazie mille per l'attenzione.
PER ASPERA AD ASTRA!

martedì 3 marzo 2020

Il mio unico e ultimo intervento sul coronavirus COVID-19

In un post su Facebook, ho detto che mi sarei tirato fuori da tutto questo bailamme di notizie, allarmismi, pseudo-informazione che circola da un paio di mesi sui mass-media.
Argomento? Ovvio, il coronavirus COVID-19.

Non la prendo larga e vado al punto.
Io non mi schiero con i millenaristi che pensano sia la fine del mondo o con gli ipocondriaci terrorizzati da qualunque cosa minacci la loro "salute".
Ma neppure con i complottisti o con i menefreghisti per cui una guerra atomica è uguale ad uno sciopero dei treni che è uguale alla loro squadra di calcio che retrocede in serie C.

Non mi piacciono questi 2 estremi.
Non mi piacciono coloro che parlano senza essere INFORMATI. Ovvero senza avere una conoscenza dei fatti tale da poter esprimere dei ragionamenti pratici e logici. Su cui si può dissentire, perchè ogni uomo è un universo e ha sensibilità diverse per cose diverse. Ma questo è un altro fatto.

Il problema, con questo COVID-19, non è il virus in se. Non è la sua pericolosità, non è la sua diffusione, non è i sintomi che crea e niente che abbia a che fare con i suoi aspetti medico-scientifici.
Il problema non è il COVID-19. E' una delle tante situazioni che è OVVIO che una specie (quella umana) possa di tanto incontrare nel suo cammino verso la sopravvivenza.
L'uomo si è scontrato (e si scontrerà) più e più volte con epidemie e avvenimenti similari nei secoli (ricordiamo nel XX secolo l'influenza "spagnola" con 100 milioni di morti in un pianeta che aveva un sesto degli abitanti di oggi oppure la "peste nera" di medioevale memoria).

Il problema, in questa faccenda del COVID-19, sono i mass-media.
Mercanti di caos li chiama qualcuno. Qualcuno con cui concordo totalmente.
Non ce l'ho con tutti i giornalisti o operatori dell'informazione. Non è questo il nocciolo. Penso che molti di coloro che hanno scelto di lavorare nei mass-media e nel mondo del giornalismo e dell'informazioni siano delle brave persone senza alcuno scopo distruttivo o malvagio.
Ce l'ho con il sistema informativo del XXI secolo su questo pianeta.
Non è un sistema informativo. E' un sistema dis-informativo. E' una distruzione culturale.

Da un punto di vista medico-scientifico, il COVID-19 non è un virus particolarmente letale. Non lo è. Ormai è evidente. Ha tassi di mortalità molto bassi, praticamente a livello di una influenza aggressiva.
E' sicuramente dotato di meccanismi biologici particolari per cui ha una capacità di contaminazione molto alta. Si diffonde con facilità. Ma anche perchè è nuovo. Quindi attacca una specie, l'uomo, praticamente vergine che non ha ancora elaborato contro-risposte immunitarie. Quindi ha vita facile a spostarsi in fretta e crescere esponenzialmente.
Questo, in modo precauzionale, ha preoccupato fin da subito i medici. Non sapendo bene quali fossero in pratica i suoi effetti, il suo decorrere come malattia e la sua effettiva contagiosità mi pare ovvio che si sia assunto una posizione precauzionale. Anche perchè si è visto che in alcuni casi (circa il 15% dei colpiti), il virus comportava una necessità di cure particolarmente impegnative (terapia intensiva) che, se la diffusione non fosse stata tenuta sotto controllo, avrebbe portato al collasso le strutture mediche.
Non è un problema di pericolosità. E' un problema di quanto velocemente si sarebbe diffuso e quindi fatto presentare alle porte degli ospedali un gran numero di persone in contemporanea che necessitavano di cure che solo in ospedale potevano essere date.
Tutto qui. Un fatto organizzativo.


Un pò come se un albergo sapesse di un evento straordinario che potesse portare un gran numero di persone in quella città e cercasse di organizzarsi per impedire di trovarsi senza alloggi. Un fatto organizzativo.

Ma è qui che è intervenuto l'apporto (sciagurato) dei mass-media.
In Cina, dove i numeri sono da capogiro per qualsiasi cosa (città da milioni di abitanti, 1 quarto di tutta la popolazione mondiale concentrata in un solo stato), è ovvio che ci sia stata un pò di apprensione quando una intera città è stata crocifissa sotto i colpi di un nuovo virus di cui si sapeva poco.
Pare ovvio che ci sia stata un pò di apprensione.
Ma questa apprensione, se fosse stata lasciata nelle stanze di chi gestiva il problema, sarebbe stata gestita.



Cosa fanno i mass-media? Volendo informare, cercano e rastrellano ogni tipo di dato, emotivo, numerico, sensazionalistico che possa creare un impatto in che fruisce dell'informazione. Perchè? Perchè i mass-media (giornali o tv che siano) sono strutture guidate dallo "share" ovvero dal pubblico.
Più qualcuno ti segue e più va bene.
Più persone ti ascoltano e più va bene.
Lo scopo non è dare informazioni. Lo scopo è essere ascoltati e catturare l'attenzione. Ovviamente con qualsiasi mezzo. Il che, facilmente, ci porta ad usare metodi di bassa lega come "sensazionalismo", "panico", "emozioni di pancia" e "terrorismo mediatico".
Questo è facile da fare.
Basta avere l'intenzione di "colpire" l'attenzione del lettore o spettatore e montare insieme dati che (anche quando sono veri) sono interpretati sotto una luce forzata.

Prendiamo ad esempio i morti di coronavirus. Nessuno spiega bene che queste persone non sono morte PER il coronavirus ma CON il coronavirus. Che fa una grandissima differenza.
Cioè non è scientificamente certo e anzi è probabilmente da negare che sia stato il virus LA causa della morte.
E' quasi sicuro che, in un quadro medico compromesso (le persone morte di coronavirus sono persone molto avanti con l'età con problemi sanitari gravi pregressi) l'intervento di un virus che crea difficoltà respiratorie gravi comporti un ulteriore stress fisico ad un organismo indebolito. Il che porta a una situazione in cui il malato rischia la vita ed in effetti muore.
Ma questo è il meccanismo che accade ogni anno quando le normale ondate epidemiche di influenza, colpiscono un paese. Centinaia di persone solo in Italia muoiono per le complicazioni influenzali. Eppure nessuno vive terrorizzato di essere colpito da un virus influenzale. Anche se, detto tra noi, quando ci ammaliamo di influenza è una gran rottura di coglioni.
E causa in qualcuno anche di più di un fastidioso periodo di riposo forzato: per qualcuno può essere anche un peggioramento della sua salute fino alla morte.

Il punto qui è: QUALE E' ESATTAMENTE L'UTILITA' di massacrare con continue "breaking news" ovvero continui lanci di agenzia, dati, commenti, immagini, servizi collegamenti sul tema coronavirus?
Informare? Ma smettiamola.
Le tv e i giornali vogliono essere visti e comprati. Vivono di quello.
Quindi più strepitano, più fanno ambiente pericoloso, più sollevano la questione e più si crea quel morboso senso di attenzione per cui "NE VUOI SAPERE DI PIU!" e "NON VOGLIO STARE ALL'OSCURO DI QUESTA COSA PERICOLOSA, FAMMI SAPERE!".

Nei giorni scorsi mi sono dilettato ad approfondire da un punto di vista medico e biologico ciò che prestigiosi siti e riviste mediche e di settore avevano da dire sul coronavirus.
E ho capito perchè una parte (comunque non tutti) della medicina e degli esperti si è mostrata preoccupata per il coronavirus. 
E' stata una valutazione di merito. Riassumibile in
NON SAPENDO BENE COME FUNZIONAVA, STIAMO ATTENTI.


Ma è un discorso valido per scienziati, medici e, al limite, politici che devono prendere decisione di ordine pubblico.
Non è un discorso valido per la gente comune.
Che (questo il mio pensiero) se semplicemente fosse stata tenuta all'oscuro di tutto ciò non ne avrebbe patito alcun tipo di conseguenze e tutti noi avremmo avuto molti meno danni di quelli che sono stati causati.
Perchè la vera vittima del coronavirus è l'economia.
E fra qualche mesi piangeremo i danni che l'isteria collettiva ha causato.
Grazie per l'attenzione.
PER ASPERA AD ASTRA! 

giovedì 6 ottobre 2011

L'ADHD e i bambini iperattivi

E' da molto tempo che non parlo di ADHD e di tutte le porcherie che il moderno e attuale sistema psichiatrico è riuscito a far passare sotto il naso di insegnanti, dirigenti scolastici e genitori.
Ritorno a parlare della cosa con una visione ancora più concreta e cruda della faccenda.
Anche perchè ora io ho 2 figli e uno di questi è in seconda elementare.
Anni fa (mi occupo di ADHD in Italia dal lontano 1996) parlavamo di queste cose paventando alle persone la possibilità che la truffa dei bambini iperattivi sarebbe potuta sbarcare in Italia.
Si parlava di possibilità.
E quasi la maggioranza degli interlocutori mi guardavano spauriti e intontiti dinnanzi a quanto gli veniva prospettato.
Le frasi di circostanza del tempo erano "Si, vabbè ma adesso non esagerare. Non è proprio così!", "Si, certo ma in Italia queste cose non possono accadere. Giusto in America che sono tutti matti!", "Beh, mi sembra che tua visione sia un pò drastica." e robe simili.
Le frasi di circostanza di oggi sono diverse: voi che mi avete detto le cose di cui sopra che dite adesso? O ancora non vi siete resi conto di quanto accade?
Vivo in una piccola città eppure nella classe di mio figlio quest'anno vi erano (su venti bambini complessivamente) 2 bambini a cui negli scorsi mesi (IN PRIMA ELEMENTARE!!!!!!) era stato diagnosticata la ADHD e messi sotto trattamento di Metilfenidato (meglio conosciuto con il nome commerciale di Ritalin). Sebbene si possa dare una parvenza di normalità ad una sostanza chimica elevandola al rango di "farmaco" il metilfenidato è in realtà un'anfetamina che droga chi la assume con tutti gli effetti e le controindicazioni di una droga.
Non a caso molti studenti, in mancanza di cocaina, sniffano le pastiglie porlverizzate di questo (pseudo)-farmaco.
Ma non è propriamente di questo di cui vorrei parlare.
Quanto del fatto che le cose accadono perchè noi le lasciamo accadere.
Così come un despota (vedi Hitler o Mussolini) possono arrivare a distruggere vite umane e il futuro di una nazione solo perchè i cittadini hanno chiuso gli occhi su questo, così una truffa come l'ADHD può prendere piede solo per nostra responsabilità.
Anni fa parlavamo di pericolo di arrivo di questa tragedia in Italia. Adesso i casi di trattamenti di anfetamine a bambini ignari e vittime è un fatto.
Un fatto di cui non ho sentito parlare alla radio o alla TV ma di cui mi ha raccontato mio figlio. E i genitori di uno di questi bambini.
E prima che qualcuno di tremendamente stupido arrivi ad insinuare che si vuole chiudere gli occhi sul fatto che esista un problema con i bambini denominati "iperattivi" o malati di ADHD, vorrei solo dire che da nessuna parte chi, come me, si batte contro questa sciagura indegna di una civiltà progredita, afferma che NON ESISTANO delle situazioni comportamentali problematiche.
I bambini con problemi di comportamento esistono e sono un fatto da non ignorare.
Ma nessuno parla di questo.

Parliamo solo che esiste una truffa. E questa truffa è arrivata da noi.
Ma ne riparleremo.
Per aspera ad astra!

martedì 16 gennaio 2007

Cosa c'è dietro alla strage di Erba? Solo follia?

Non mi voglio dilungare sui perchè o sui percome di questa strage.
Tutti ne parlano e troppi ne parlano.
Bene hanno fatto, gli abitanti del comune di Erba, a impedire che quegli sciacalli dei giornalisti volassero a pasteggiare con i dolori delle persone impedendogli di partecipare ai funerali delle povere donne uccise.

Semplicemente ho un pensiero per la testa:
Cosa c'è dietro alla strage di Erba? Solo Follia?
Facile dire questo, ma neanche comodo. Perchè scomoda tutti. E tutti hanno un terrore di questa semplice spiegazione. Terrore della sua semplicità che non tranquillizza nessuno.

Io propongo un'interpretazione che forse tranquillizza ma che desta maggiori mostri.

Negli ultimi tempi il numero e l'incidenza di questo tipo di brutalità è in aumento.
Disagio sociale dice qualcuno, aumento dello stress di vita dice qualcun altro. Tutte stupidaggini che anche un semplice comune cittadino può dire. C'è bisogno degli esperti? Ed esperti in cosa, in banalità, forse?

La vera causa di questo aumento di delitti efferati è L'AUMENTO DELLA DIFFUSIONE DELL'USO DI DROGHE CHE ALTERANO IL NORMALE FUNZIONAMENTO del cervello delle persone.

E non parlo solo e non tanto delle droghe illegali (in particolare le droghe basate su acidi o composti chimici). 
Quanto dell'aumento della somministrazione di droghe psicotrope di tipo psico-farmacologico.
Droghe legali. Droghe prescritte da medici.

La maggior parte di questi composti chimici non hanno nessuna necessità. Invece che "curare", intossicano e bruciano. I loro effetti collaterali non si conoscono.

Ma se creiamo una statistica e mettiamo in relazione l'aumento della diffusione di questi psicofarmaci e l'aumento delle stragi senza motivo vedremo una correlazione.
Forse è casuale ma vale la pena spendere qualche minuto del nostro tempo per rifletterci.

Se leggete bene tra le righe dei quotidiani, troverete quasi immancabilmente che le persone autrici di queste stragi erano sotto trattamento psico-farmacologico.
Una coincidenza?

Ai posteri l'ardua sentenza.
Per aspera ad astra!

venerdì 28 aprile 2006

PSEUDOSCIENZA: la psichiatria (2a parte)

Cos’è una pseudoscienza?
Per capire cosa sia occorre definire cosa sia una scienza.
Non voglio essere tecnico e se semplifico i concetti è solo perchè mi interessa essere chiaro e comprensibile. Per chi volesse appronfondire le tematiche prese in esame da un punto di vista più strettamente epistemologico (l’epistemologia è la branca della filofosia che si occupa di stabilire i metodi e i limiti della scienza e della conoscenza) chiedo solo di trovare un altro momento e un altro spazio.
COS’E’ LA SCIENZA?
Innanzitutto occorre specificare che non esiste LA scienza ma esistono delle scienze. Chiamiamo colloquialmente “scienza” l’insieme delle scienze conosciute e ufficialmente accettate dalla comunità scientifica.
Ma chi decide quale sia la comunità scientifica? Prima gatta da pelare!
Cos’è una scienza, quindi?

Scienza viene dal latino “scio” (conoscere) e indica un corpo di conoscenza (un insieme di dati e relazioni fra essi) organizzati secondo criteri logici precisi e derivati dall’osservazione. Tale osservazione deve essere condotta secondo il metodo galileiano o (più correttamente) baconiano. Cioè:
1) si osservano dei fenomeni.
2) li si cataloga secondo criteri oggettivi per categorie.
3) si cercano le cause degli effetti e le relazioni causali fra loro.
4) si espone una “teoria” cioè una o più leggi che darebbero
a) una spiegazione dei fenomeni accaduti.
b) una previsione dei fenomeni che accadranno.
5) si verifica la teoria tramite esperimenti ovvero prove oggettive della funzionalità della teoria.
6) si corregge la teoria dopo gli eperimenti fino alla completa codifica delle leggi pertinenti ai fenomeni studiati.
Questa è una scienza.La chimica è una scienza. La fisica è una scienza.
La psichiatria NON è una scienza.
I fenomeni vengono osservati in modo soggettivo e non oggettivo.
Si analizzano sempre e solo gli effetti e non le cause.
Si cerca di curare sempre gli effetti e mai le cause.
Non esiste una teoria o un numero ristretto di teorie esplicative ma un’accozzaglia di dati sbattuti su libri e riviste.
Non vi è alcuna capacità di previsione dei fenomeni.
Non viene fatto alcun tipo di esperimento.

Vi è un dogmatismo insito negli psichiatri i quali escludono che qualsiasi non psichiatra possa comprendere il loro campo di studi.
La psichiatria sbaglia da quasi 2 secoli e ancora non ha corretto il suo tiro.
Giusto per fare un esempio.
Abbiamo un processo. Abbiamo un accusato di omicidio brutale. Abbiamo la difesa e l’accusa. Spesso, per non dire sempre, vediamo che, in occasione di una perizia psichiatrica le tesi della perizia dell’accusa sono antitetiche rispetto alle tesi della perizia della difesa.

Cioè lo psichiatra della difesa dice che l’imputato è incapace di intendere o volere mentre lo psichiatra dell’accusa dice che lo stesso imputato è assolutamente capace di intendere e volere.
Immaginiamoci due periti scientifici. Analizzano un qualcosa con un metodo scientifico. E’ concepibile secondo voi che arrivino a conclusioni diverse o, addirittura, contrapposte? Non è concepibile.

Ma gli psichiatri si. Poichè non hanno un metodo scientifico ma si basano su opinioni e convinzioni personali, condite con della nomenclatura specifica.
Attualmente la psichiatria ha deciso che
1) la mente umana è il cervello e che il cervello è la mente umana. Ha stabilito una IDENTITA’ assoluta tra questi 2 concetti.
2) ogni problema di comportamento dell’individuo è di origine organica. Cioè è dovuto a qualche malfunzionamento o squilibrio biochimico.
Sono ipotesi. Sono ipotesi. Sono ipotesi.
Ipotesi di lavoro accettabili ma ipotesi NON VERITA’ SCIENTIFICHE.
Non sono mai state provate. Altrimenti qualcuno mi dica che esperimento è stato fatto.
Il punto è che da queste due false verità scientifiche ne deriva che ogni problema viene “risolto” con un farmaco. Anzi chiamiamo le cose con il loro nome, con una droga. Perchè?
Per i soldi naturalmente.
Attualmente solo il mercato delle armi è superiore a quello delle droghe legali. Persino il mercato delle droghe illegali è inferiore.
E con questo dichiaro la psichiatria ufficialmente una peudoscienza che si comporta come una mafia.
Non tutti gli psichiatri sono in malafede. Molti di loro vorrebbero aiutare il prossimo. Ma non usano una scienza per farlo ma solo una corporazione di potere con alcune ipotesi di lavoro spacciate per verità scientifiche.
E se anche qualcuno di loro volesse, chi avrebbe il coraggio di buttare alle ortiche una professione e una reputazione?
Per aspera ad astra!

giovedì 27 aprile 2006

A quando le stragi nelle scuole come negli USA?

Ho sentito questa notizia stamattina in tv e la rivedo (ovviamente) riportata su molte testate giornalistiche.
Subito una domanda: a quando le stragi dovute a armi da fuoco nelle scuole italiane come spesso accade negli Stati Uniti?
Perchè stiamo percorrendo completamente la loro strada. Non è una questione politica, la politica non c’entra niente. Ma mi rivolgo ad una larga fetta di italiani che tendenzialmente non sorridono leggiadramente a tutto ciò che importiamo dagli USA.

Perchè degli USA dobbiamo importare tutto?

Dove è finita il saggio fardello di esperienze culturali e sociali del mediterraneo latino e della vecchia Europa?
Vabbè che il progresso sembra essere diventato solo andare ottusamente avanti? Qualsiasi cosa sia nuova sembra essere migliore di quella vecchia!
A Milano un bambino di 12 anni è stato sospeso dalla scuola perchè il preside e gli insegnanti hanno DECISO che per essere accolto egli deve “curarsi”. E fin qui niente di particolare. Corretto.
Se non fosse che il bambino non soffre di nessuna malattia organica accertata.
Egli è semplicemente un bambino vivace. O forse discolo. Questo è quello che dicono i genitori. Ma il punto non è quano sia bravo o meno il bambino.

Il punto è che per essere riammesso, gli organi direttivi della scuola vogliono che egli si sottoponga ad una terapia psico-farmacologica a base di Ritalin (Metilfenidato cioè un’anfetamina) per la cura dell’ADHD.
Il quale sarebbe (il condizionale è d’obbligo) una malattia dal nome roboante (Attention Deficit Hyperactivity Disorder = Disordine da Deficit dell’Attenzione e Iperattività) che dice che il bambino è un malato psichiatrico.

Cioè un bambino vivace o discolo non è più una faccenda educativa ma una faccenda medica. E la cura? Un’anfetamina prodotta dalla Novartis (società svizzera dai fatturati multimiliardari). Un’anfetamina i cui effetti dannosi sono SCIENTIFICAMENTE provati ma i cui benefici sono incomprensibili.
Kurt Kobain era uno di questi bambini difficili. “Curato” con il ritalin, abbiamo visto dov’è finito.
Io ho un’ipotesi. Dura, da vomitare ma credo molto vicina alla realtà.
I signori delle marionette (multinazionali, lobby di potere, etc.) vogliono un mondo di zombie. Zombie che guadagnino ma non troppo. Giusto il tanto per spendere TUTTI i loro soldi in mille prodotti imposti. O con la pubblicità martellante o con l’inganno.
Che i bambini possano essere indisciplinati o difficili è possibili.

Che questa sia una malattia non è vero ma non è neppure scientificamente provato. E’ una teoria psichiatrica. Ed io, ad una pseudo-scienza che in 2 secoli ha prodotto colo coercizione, elettroshock, manicomi e droghe, non son propenso a credere.
In America hanno iniziato questo percorso negli anni 80. Ora ci sono quasi 6 milioni di bambini sotto trattamento. Le stragi nelle scuole sono solo una conseguenza dell’aumento della diffusione di queste droghe legali con migliaia di effetti collaterali tra cui gli istinti omicidi e la violenza.
In Italia ridevano quando io e pochi altri raccontavamo queste tragiche verità. Dicevano: “Solo da quei pazzi degli americani può avvenire questo!”.

Mi ricordo. Eravamo nel 1996, nel 1997 e nel 1998. Fu quando iniziai a parlarne ad amici, conoscenti e interlocutori vari.
Che ottusi. E’ vero che non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Ora siamo ancora in tempo. Ci si può informare. Lo si può fare. Non è detto che se una cosa viene affermata da un dottore in camice bianco o da un preside sia verità assoluta.
Siamo ancora in tempo. Facciamo qualcosa per non diventare come gli USA.
Altrimenti quanto tempo ancora dovremmo aspettare per vedere le stragi di violenza nelle scuole come negli Stati Uniti.
Per aspera ad astra!
Riferimenti:
Articolo del TGcom

martedì 10 gennaio 2006

Influenza Aviaria e la nuova religione

In questi ultimi 2 giorni ho di nuovo sentito notizie sull'influenza aviaria (o quello che è....) in TV.
Non mi piace fare troppo spesso commenti su quello che la TV ci propone, in particolare i telegiornali.
Considero questi ultimi lo strumento per disinformare per eccellenza. E questo concetto è un cardine di questo blog.
Perchè?
Perchè sono diventati i sacerdoti della religione dell'informazione!!
Fatta di dogmi e non di strumenti per migliorare se stessi.
E così come una religione può essere tramutata da percorso di libertà spirituale in un accozzaglia di riti e dogmi con l'unico scopo di dare potere totale agli intermediari, anche i tg diventano i sacerdoti della nuova religione del 3 millennio.

Altri casi di influenza aviaria......
Un TG dura circa 25/30 m. Spazio dedicato all'influenza aviaria? Che so, circa 3 m. O forse 5 minuti. Che importa.
La domanda è un'altra. Con quale criterio si è deciso di dedicare uno spazio della durata di qualche minuto all'interno di questo contenitore di "informazione" all'influenza aviaria.
Il numero dei morti?
La dimensione del pericolo del fatto?
La vicinanza a noi dell'evento?
In un prossimo post, dedicheremo qualche minuto a schematizzare le modalità con cui il giornalismo dei nostri giorni si occupa della realtà modificandola e facendola diventare un'altra realtà.
Per ora mi chiedo: perchè questo spazio all'influenza aviaria? Per avvisare le persone del pericolo imminente? Nei servizi non ho visto niente di ciò.
Per illustrare come chi ci governa stia facendo bene (o male) per proteggerci? Nei servizi non ho visto niente di ciò.

Quello che io vedo è che un episodio di infezione che, a quanto pare, ha colpito un centinaio di esseri umani in tutto il mondo occupa lo spazio di un Tg senza però avere nessun reale contenuto informativo. Solo sento parlare che in tal zona hanno segnalato un altro caso di questa "malattia".
Ma della malattia non se ne sa niente.
Semplicemente se ne parla. E non si capisce neanche perchè?
Al mondo ogni giorno ci sono MIGLIAIA di persone che muoiono di questa o quell'altra malattia. Ci sono continue emergenze mediche e sanitarie, per non dire salutistiche. Eppure non se ne parla......
E anche di questa fantomatica malattia non se ne parla.
Ma sta distruggendo l'economia di molte aziende.

E sono sicuro che un giorno, di punto in bianco, nessun TG parlerà più dell'influenza aviaria. PIU'. Zero assoluto. E da li a poco una nuova emergenza sanitaria in qualche paese lontano da noi avrà nuovo spazio per terrorizzare i nostri pranzi e e nostre cene.

O, FORSE, PER INGRASSARE LE GIA' PINGUI CASSE DI QUALCHE SOCIETA' FARMACEUTICA PROPRIETARIA DI QUALCHE MIRACOLOSO MEDICINALE CHE DIFENDE DALLA NUOVA E TEMUTA PANDEMIA.

Gli anni passano e i secoli pure. Ma i meccanismi per truffare la gente rimangono sempre quelli degli stregoni e degli affabulatori di strada.