giovedì 5 gennaio 2006

Ingannare gli elettori: nessuna remora a dirlo

Lo ammetto. Cinque anni fa io votai il signor Silvio Berlusconi.
Non ho nessuna remora a dirlo.
Non ho nessuna remora a spiegare perchè lo feci.
Ma prima ancora di spiegare ciò, preciso che il sottoscritto non voterà per Berlusconi e per il centro destra alle prossime elezioni.
Non ho nessuna remora a dirlo.

Cinque anni fa votai Berlusconi perchè credo fermamente nel fatto che la vita delle persone sia condizionata fortemente dall'andamento dell'economia. Non sono un marxista e non penso che il soldo sia un fondamento della vita.
Credo che un fondamento della vita sia l'impulso di una forma vivente a sopravvivere. E sopravvivere è materia dell'economia.
Perchè l'economia non è una disciplina vaga e da usare quando Paolo Trombin si collega da Piazz'Affari con il TG5.
L'economia è materia di tutti noi, tutti i giorni.

Votai Berlusconi perchè non credevo più alla politica che avevo visto fino ad allora. Non credevo ai politici che avevo visto fino ad allora.
Ma soprattutto non pensavo che i punti fondamentali dei programmi e della politica economica delle forze politiche fino a quel punto fossero in grado di migliorare il nostro paese.

In Berlusconi e soci c'erano mille cose che non mi piacevano. Sapevo del conflitto di interessi e di ogni cosa di cui sono a conoscenza oggi.
Ma Berlusconi parlava in un modo diverso. Non sembrava un politico. Diceva che ognuno è artefice della sua fortuna; parlava di abbattere le tasse in modo da premiare chi fosse più produttivo; parlava di semplificare la burocrazia.
Queste cose erano per me sufficienti a preferirlo rispetto ai mille difetti egli avesse. Il mio punto di vista era cinico. Ero disposto ad accettare che egli diventasse più ricco e potente se ciò permetteva al paese di svecchiarsi e tagliare le tasse.

Sono un imprenditore. So di cosa parlo. E in un altro post ne parlerò.
Ma cinque anni fa dissi: "Se non fa quello che dice, io lo caccio via. E dopo cinque anni, se chi ho eletto non fa quello che dice, lo caccio via. E così per tutte le legislature. Forse dopo 2 secoli qualcuno comincerà a capire che deve portare a compimento i propri programmi".

Dopo cinque anni, il signor Berlusconi ha portato a termine tutto ciò che era un vantaggio per lui e per i suoi amici e parenti. In un modo vergognoso. Peggio che nelle peggiori visioni dei suoi avversari.

E non ha compiuto quello per cui le persone come me (e in Italia sono state tante) lo avevano eletto: abbassare le tasse e semplificare l'oppressione burocratica su chi vuole lavorare.
Un paese vive su chi produce. Se si colpisce chi produce, dopo qualche tempo non ci saranno risorse per nessuno. Neanche per i poveri o i disadattati.
Questo qualcuno non lo capisce.

Ho sentito il signor Silvio Berlusconi spiegare tutti i motivi per cui non ha potuto migliorare l'economia in 5 anni. Le guerre, gli attentati, la congiuntura internazionale, etc. UN PIAGNONE.
Così invece di cambiare la politica italiana, è stato Berlusconi a diventare un politico.
E' diventato uguale a chi diceva di combattere. Parla come loro, mente come loro, nicchia sugli argomenti come loro, fa la vittima come loro. Ma, di peggio, fa anche e sempre più i suoi interessi.

Dice che l'Italia ha sofferto l'euro e la congiuntura internazionale. Ma come mai nazioni come la Spagna che hanno avuto l'euro, il terrorismo e la congiuntura internazionale sono cresciuti al 2-3%? Come mai?

Non ho nessuna remora a dire che ho sbagliato.
Ho creduto a un sogno e ho sbagliato.
Ho creduto in un uomo che simboleggiava il nuovo e ho sbagliato.
Ho dato un parere positivo a una persona falsa e spregiudicata. Ho sbagliato. Non ho nessuna remora a dirlo.

Di gente come me ci si può fidare. Perchè non ho remore a confessare i miei errori.
Di gente come Berlusconi non ne abbiamo più bisogno.
E' ora che anche altri che hanno fatto il mio errore se ne rendano conto.
Per aspera ad astra!

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