venerdì 18 novembre 2005

Il signoraggio: 1a parte

Parlare di questo argomento è qualcosa che mi fa uscire fuori di testa.
Quando leggo o scrivo qualcosa a proposito di questo, mi sembra di vivere in un sogno e che niente di ciò che nella mia mente si crea sia vero. Tutto distorto, ubriaco......

Potete pensare lo stesso voi che leggete.
 
D'altronde da che mondo è mondo, schernire i problemi è diventato uno dei tanti modi di risolverli. Se non proprio il migliore.
Facciamo finta che sia tutta un'invenzione e che parliamo di qualcosa che non esiste in questo mondo. Facciamo finta e solo per i più coraggiosi, alla fine possiamo chiederci: "E se tutto fosse vero, se tutto fosse così semplice?" . La domanda è aperta alla risposta più conveniente.
Il signoraggio è un'attività. Ha le sue radici nel medioevo e riguardava il diritto del SIGNORE (sia che esso fosse un nobile o un feudatario) di avere certi diritti e privilegi. Su chi? Sulle persone comuni, viste come semplici bestie dell'immenso gregge di benefici che il signore poteva trarre. Per diritto divino o qualcosa del genere.

Uno di questi privilegi diventò la possibilità di poter battere moneta. Cioè il privilegio di poter emettere un SIMBOLO che agli occhi di tutti avesse un valore concordato e che servisse come mezzo di scambio negli affari economici al posto del baratto. Invece del baratto abbiamo la moneta. Chi aveva il diritto di emetterla di modo che tutti facessero riferimento ad una sola moneta? Il signore del luogo e da qui la parola signoraggio.
Con il passare del tempo, le economie si evolvettero verso sistemi sempre più complessi ma tutto andò bene fintanto che il valore della moneta rimaneva agganciato a qualcosa di reale. Mi spiego.

Il denaro è SEMPLICEMENTE un simbolo che rappresenta del lavoro. O, meglio molto meglio, rappresenta un prodotto (questo perchè si puà lavorare a vuoto senza ottenere necessariamente un prodotto). 
Il denaro è un rappresentante della produzione. In effetti sostituisce il baratto. Quindi il denaro sostituisce dei prodotti. Più una comunità produce - più prodotti avrà e più denaro potrà essere creato per sostiuire i prodotti negli scambi.
Siccome la quantità totale di denaro da introdurre in un'economia (diciamo una contea di 10 villaggi) è arbitraria, occorre stabilire un parametro oggettivo che dia una sicurezza a chi il denaro lo usa. Perchè arbitraria? Lo stesso motivo per cui un metro è lungo lo spazio che tutti sappiamo che è lungo oppure perchè un chilogrammo pesa quel tot che tutti conosciamo.
E' arbitraria perchè i prezzi, i costi e tutti i valori monetari hanno senso solo come valori relativi e non come valori assoluti.

Quante pelli vuoi in cambio di un Kg di carne? Dieci!
Quanti Kg di carne vuoi per una cassa di frutta? Un chilo!
Quindi ne deriva che una cassa di frutta è uguale a 10 pelli!
1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta!
Se inventiamo il denaro e immettiamo la moneta in questo contesto vediamo che il valore iniziale è arbitrario. Esempi:
1) 1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta = 100 monete (scudi, talleri, zecchini....etc.).
2) 1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta = 10 monete (scudi, talleri, zecchini....etc.).
3) 1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta = 1000 monete (scudi, talleri, zecchini....etc.).
A nostra scelta. Ma una volta scelto (per esempio la n° 1) avremo che 1 Kg di carne costa 100 monete, un etto di carne 10, una pelle 10 e così via. A quel punto non si potrà più cambiare.

Ed ecco il paramentro oggettivo per fissare questo cambio e stabilire il parametro. Il primo denaro era costruito su del materiale scarso. Perchè scarso? Perchè impediva alle persone di procurarsene con facilità distruggendo la legge di base denaro=prodotti ottenuti. Alcuni potevano porcurarsi del denaro che non simboleggiava della produzione effettiva.
E' una cosa negativa? Certo! Lo sapevano fin da allora. Sapete come chiamiamo noi moderni l'incremento di denaro in circolazione non supportato dalla reale produzione? INFLAZIONE! Ma stiamo correndo troppo.
Il primo denaro fu costruito su del materiale scarso. All'inizio questo materiale fu rappresentato più cose (nell'antica Roma il denaro era il bestiame. Da qui la pecunia che deriva dalla parola pecus= pecora). Poi tutti si indirazzarono ai metalli preziosi. Potevano essere lavorati in varie forme, potevano essere sciolti e ricreati ed erano scarsi. Ecco le prime monete.
Ma chi le poteva "battere"? Da sempre il potere costituito. Ecco il signoraggio. Il diritto del potente di turno di battere moneta. Lo fecero i faraoni, i governi delle Polis greche, gli imperatori e i re. Lo fecero tutti i governi, locali o nazionali che fossero. Nel medioevo lo faceva il signore del luogo, da cui ecco che arriviamo al signoraggio.

Ma alle porte dei tempi moderni ecco che avviene la svolta, svolta di cui adesso paghiamo in modo salato le conseguenze. Il signoraggio passa dalle mani degli stati, dei governi centrali a quelle di enti PRIVATI che assumono nomi ingannevoli (ecco come al solito ci fregano con le parole!!!!!) quali "Banca d'Inghilterra", "Banca d'Italia" e così via.
Stiamo entrando nel vero nocciolo della questione di cui questo post era solo una premessa.
Una domanda: Lo stato italiano deve una cifra di denaro in debito pubblico enorme. Non ricordo la cifra esatta ma parliamo di centinaia di miliardi di euro. Tipo 20.000 euro per cittadino italiano, bambini e vecchi compresi. Il debito pubblico. Va bene!
L'italia deve questi soldi. Ma a chi li deve? Cioè, va bene menarla con il fatto che noi italiani dobbiamo sti soldi. Ma qualcuno ci dica a chi li dobbiamo.
La risposta, vedremo oltre, è inaspettata e molto dolorosa.
(per chi ha fretta si consiglia di visitare questa pagina del bellissimo sito DISINFORMAZIONE.IT -visitatelo!!- con numerosi articoli che aprono gli occhi).
Per aspera ad astra!

Nessun commento:

Posta un commento