sabato 27 maggio 2006

Il mito delle Traiettorie: come spiegano la nostra vita!

Quand’ero ragazzo ho spesso riflettuto sul concetto di destino.
Esiste? Ce lo creiamo noi? E’ tutto deciso? Siamo padroni della nostra vita o burattini?
Domande interessanti…..
La cosa mi pareva intrecciata con la prevedibilità.
Quanto era facile capire dove sarebbe andata la mia vita? Ed io?
Originalità, prevedibilità, omologazione, gruppo, individuo……
Ecco il mito delle traiettorie:
1) Noi siamo uomini e non cose. Non necessariamente dobbiamo seguire delle leggi. Non la nostra volontà. Non necessariamente ma per accordo collettivo è quello che per la maggior parte del tempo facciamo.
2) Le cose seguono le leggi della fisica. Gli uomini le leggi dello spirito. Spirito e universo materiale sono governati da leggi in contrasto a 180°.
3) Vivendo nella materialità, essa ci conquista seppure mai totalmente. Così più ci avviciniamo alla materialità, più ci immergiamo in essa, più la eleggiamo come scopo della nostra vita e più seguiamo le sue leggi.
4) Così le nostra decisioni diventano TRAIETTORIE. Diventiamo come proiettili. Veniamo sparati da qualche parte e percorriamo parabole. Diverse, si! Ma solo perchè cambia il vento, la gravità, il peso della pallottola, la forza dello sparo. Non siamo più uomini, siamo cose, siamo proiettili.
5) E basta guardare un uomo. Basta poco per capire quale sia la sua traiettoria. Tutto prevedibile, con pochi margini di errore.
6) Nessuna previsione del futuro, nessun destino. Solo un pò di acume nell’osservare le traiettorie.
Ma l’uomo non è materia. La sua essenza è spirituale ed egli può deviare, se vuole dalle traiettorie. Come si fa?
Si va in disaccordo con gli accordi del mondo!
Niente di più semplice. Anche perchè è solo un passo da fare dentro di noi. Non si esterna con chissà quale fuoco d’artificio.
Cambio di punto di vista.
E la traiettoria muore.
Per aspera ad astra.
E non abbiate traiettorie ma solo mete.

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