lunedì 10 ottobre 2011

Dove è finita la buona educazione?

Quando ero piccolo sentivo molto parlare di educazione. Di buona educazione.
Sentivo parole come "educato" e come "maleducato".
Oggi si sente parlare tanto di rapporto intergenerazionale genitori figli, di problemi di dialogo o addirittura di disturbi del comportamento e deficit dell'attenzione.
Ma anche tra gli adulti la musica è cambiata.
Adesso sembra che i doveri che un individuo ha nei confronti della società siano soverchiati dai diritti che un individuo merita dalla stessa.
Ora, se proprio vogliamo fare i pignoli, chi parla è sempre stato qualcuno che dell'individualismo ha fatto una bandiera.
Sono cresciuto sul culto dell'individuo e delle sue potenzialità.
Eppure, quello che adesso posso dire con molta tranquillità, è che c'è una sproporzione di attenzione tra l'individuo e la società.
Perchè la società ha smesso di essere qualcosa di specifico, con un'identità a se stante, ed è diventata solo un insieme di individui.

Così il concetto sano di buona educazione sta andando perduto.
Si entra in un locale commerciale e non si saluta. Tanto non si conosce nessuno. Di paga e non si ringrazia per lo scontrino o la busta. 
Allo stesso tempo, chi sta dietro ad un bancone guarda chi gli rivolge una richiesta come un fastidioso perditempo che è li solo per arrecare disturbo.
Negli uffici si fa la fila stando sempre attenti a che qualcuno non sgarri. Non sia mai che qualcuno prenda il nostro posto e ci faccia perdere quei 10 minuti di tempo che ci sarebbero serviti per andare a casa a guardare l'ultima puntata di Forum su Canale 5.
Educazione. Viene dal latino Ex Ducere. E non significa altro che "portare fuori". L'educazione è quindi l'arte che aiuta qualcuno a tirar fuori quello che dentro la persona c'è. Non a caso di parla di educazione musicale o educazione fisica.
L'educazione non è la stessa cosa dell'istruzione. Che viene dal latino In+Struere cioè collocare dentro, costruire all'interno. 
Quindi tu istruisci qualcuno e lo educhi. Istruisci ed educhi. Metti dentro qualcosa e tiri fuori qualcosa.
Fornisci informazioni e tiri fuori abilità e personalità.
L'educazione è l'olio sociale che permette al motore di funzionare. Se non si pone più gli ingranaggi sociali grippano e tutto si blocca.
Avete mai visto un ingranaggio far andare una macchina? No, c'è bisogno di tutti gli ingranaggi.
Così anche il perdigiorno che sta al bar non far niente, deve ringraziare chi ha fondato la fabbrica di birra, chi lavora alla fabbrica della birra, il trasportatore che porta le casse di birra al bar e il proprietario del bar che ogni giorno apre e consente a qualcuno di sedersi e perdere tempo.
E ci stiamo dimenticando di chi a costruito e fornito le sedie, i tavoli, di chi fornisce l'energia elettrica e tutto il resto.
E ci stiamo dimenticando di chi nella storia ha inventato la birra, il traporto, le sedie, il frigo, l'energia elettrica e la pubblicità.
Senza tutti costoro il perditempo vagherebbe in un bosco o una radura pronto a diventare vermi per la terra, perchè sicuramente non saprebbe neppure procacciarsi del cibo.
Ma in una società come la nostra anche loro riescono a sopravvivere in un modo o nell'altro.
Quindi una società senza il culto dell'educazione si deve preparare ad un futuro molto grigio.
E qui non è colpa di chi ci governa ma di ognuno di noi.
Per aspera ad astra!

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