sabato 26 novembre 2005

Una storia dal lontano egitto

Raccontare storie, quanto si confà al mio cuore questa berbera consuetudine.
Ma parlare dell’Egitto….
Sentir raccontare una storia proveniente dal lontano Egitto…

Ma non importa quale storia fosse.

Ciò che preme sulla testa sono le storie stesse:

la loro essenza, la loro presenza.

Storie, storie, e ancora storie.
In questo pomeriggio assolato e caldo di vita.
Storie.

Alla mia età ancora imparo qualcosa.

Imparo che la vita è fatta di storie e se non ci sono storie non c’è vita.
Ecco di cosa muoiono gli uomini moderni:
muoiono di mancanza di storie.

Perché la loro vita non ha storie da vivere o da raccontare o da piangere o da venerare o da cancellare o di cui vergognarsi o di cui ridere o di cui chiosare o da cui scappare o di cui fregiarsi.


Mancanza di storie, di storie proprie.

E allora aprite le dighe alla grande valanga di storie altrui, di storie inventate che non vogliamo accettare essere false e che vogliamo credere vere.

Sostituti.

Sostituti delle storie mancanti della nostra vita.

La vita fatta di storie senza storie non è vita.

E così sento una storia dall’antico e lontano Egitto.
E penso alle mie storie e alla mia vita vissuta.

Vivo per creare storie.

Devo vivere per creare storie.
Questa strana, berbera consuetudine che si confà al mio cuore.
Per aspera ad astra!

giovedì 24 novembre 2005

Piove, governo ladro

Oggi sta piovendo a dirotto
Guardo il cielo plumbeo e penso "Piove, governo ladro". In realtà odio le frasi fatte. Penso che al mondo ci si arrovelli più a cercare modi per non pensare che a trovare modi di capire.
Ci sono due modi fondamentali per non pensare:
1) CREDERE A TUTTO.
2) NON CREDERE A NIENTE.

Come si può intuire, questi 2 opposti si toccano. Perchè di base sono 2 assoluti e portano ad una visione unilaterale della logica. Prima ancora che qualcosa soggiaccia sotto i nostri sensi, abbiamo la risposta.
A che serve la percezione? A niente, tanto abbiamo già deciso.

Ecco 2 modi per essere stupidi: non credere a niente e credere a tutto.
Guardiamoci intorno. Vediamo persone che lo fanno?
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO....

Non lo fa nessuno.

Io vedo una preponderanza di questi 2 modi di pensare.
Piove, governo ladro!Lo sapevamo già, perchè disturbarci a guardare ed esaminare le azioni dello stesso governo.

Piove, opposizione ladra e governo tradito e impossibilitato a lavorare.

Sapevamo anche questo, quindi perchè disturbarci a guardare ed esaminare le azioni di governo ed opposizione.

Io vedo solo un apatia generale. Condensata e meglio rappresentata da un "Piove, Governo ladro".
Questa frase è sbagliata a priori. A priori di chi ci sia al governo perchè il frutto di un'ostinata posizione preconcetta.
Che poi se al governo ci siano dei ladri....... lascio all'intelligenza di ognuno capirlo.
Ma anche qui non si tratta di fare fronte comune e di ragionare con le montagne. Bisogna ragionare con i sassi e se è possibile con i granelli di sabbia.
Basta con il bianco o nero. Sono stufo di dover scegliere tra approssimazioni fatte per accontentare tutti.
Destra e sinistra, pur di cercare di piacere a tutti, si stanno collassando addosso. Sinistra che parla di economia di mercato e legalità. Destra che parla di socialità. Non si capisce più niente.
E su questo penso proprio che ci sia la segreta intenzione di qualcuno.
Chi, meglio di un popolo confuso, può farsi governare da chicchessia?
Senza nessun timore dico che nel 2001 votai l'attuale coalizione. Senza nessun timore dico che nel 2006 voterò l'altra coalizione.
In entrambi i casi sono mosso da valutazioni programmatiche e pratiche e non dai 2 pagliacci che guidano le coalizioni o che le guidarono nel 2001.
Pagliacci. Perchè io non vedo politica, vedo scenette del circo che pagliacci professionisti si vergognerebbero di fare. E vedo tutto e il contrario di tutto. Primi ministri che parlano di "teatrino della politica" quando è lui che non ha fatto altro in 5 anni che fare scenette.
Piove, governo ladro e governo pagliaccio
Del ladro ho solo i dubbi. Del pagliaccio solo certezze.
Per aspera ad astra!

sabato 19 novembre 2005

Scientology e il concetto di setta

Mi sono fatto un giro in molti siti internet e su parecchi blog.
Tra gli argomenti che hanno attirato la mia attenzione c'è stato l'argomento "Scientology".
Diciamo che si tratta di un argomento "caldo". E visto che sono nel mio blog, mi piacerebbe dire la mia.

Una cosa che mi è sempre piaciuta quando leggo le opinioni di qualcuno, non è mai credere che chi scrive mi stia dando un'opinione neutrale. Quanto, piuttosto, sapere che la persona mi sta fornendo informazioni vere!
Magari sembro andare fuori tema ma credetemi, è la cosa più in tema tra quelle che posso trovare.
Non apprezzo molto chi si pone dinnanzi ad un discorso o un argomento, in modo neutrale. Che significa neutrale? Come in TV. Occorre essere imparziali nel fornire le notizie!

Sbagliato! E' l'obiettivo sbagliato!
L'obiettivo corretto è fornire dati e informazioni VERE e CORRETTE che l'ascoltatore possa comprendere e sottoporre ad analisi e giudizio. Come si vede, non dico neppure che il giornalista deve essere parziale o imparziale. La cosa non ha importanza se egli fornisce informazioni corrette. Anzi il fatto che egli si schieri con una fazione o che dica la sua, aumenta la capacità di chi ascolta di capire.

A tal proposito, per chi non avesse sbirciato negli specchietti di presentazione dei miei blog, dico che sono una persona che usa e segue Scientology da circa 10 anni. Giusto per chiarire le idee.

Personalmente non ho nessun problema a leggere opinioni contrarie o a sentire pareri dissacranti. Anzi, spesso, mi piace capirne le cause. Mi piace capire le cose, così, in generale.
Ma leggere DATI FALSI e MENZOGNE SPUDORATE, questo non mi piace. Peggio ancora quando queste vengono portate avanti da chi dice che vuole solo dire la verità ed essere imparziale.

In particolare, ho letto un giorno un commento di una persona che in un post diceva che a lui no gliene fregava niente se la definizione di setta non si adattava a Scientology. Per lui Scientology era una setta, punto e basta. Dal che ho pensato che in quel commento, la comunicazione e la comprensione fosse morta.
Anzi, per sdrammatizzare un pò, ho pensato "persino agli assassini viene dato il potere di parola per difendersi".
Setta, dal latino sectare, cioè separare. Una setta è un gruppo minore che si distacca da uno maggiore. Un tempo tale parola, priva di qualsiasi connotato negativo, era usata anche per gruppi non religiosi quali gruppi politici e così via. Ma da qualche decennio, una continua associazione giornalistica-mediatica della parola con immagini vivide di persone incappucciate, suicidi-omicidi indotti, messe nere, santoni fuori dal controllo della legge, orge a base di droghe e simili hanno creato una nuova definizione di setta.
Poi ci sono gli intellettuali (lo dico in tono scherzoso) che analizzando sociologicamente e psicologicamente la realtà si sentono in dovere di sputare giudizi affermando quali strutture sociali siano o meno libertarie. Nasce il concetto di setta intellettualmente progredito costruito intorno al concetto di struttura alienante nei confronti del singolo individuo, dominata dall'alto, in cui i percorsi sono precostituiti, in cui la comunicazione non è libera, in cui la sapienza è criptata e disponibile solo a chi sale i livelli e in cui tutti gli ingranaggi sono oliati da quel liquido chiamato DENARO. (in effetti questa definizione calza a pennello al nostro pianeta quindi la TERRA E' UNA SETTA.)

Per questi 2 gruppi di persone Scientology è una setta.
A parte il fatto che ormai Scientology si è evoluta ed è diventata prima un'otta poi una nova ed infine una diecia.
Quello che mi sembra è che qualcosa che è un'opinione viene spacciata per dato sociologico. La sociologia, mi dispiace dirlo non è una scienza. Come non lo è la psicologia.
Sono discipline con molti contenuti validi (in particolare la sociologia). Ma anche in questo caso frutto di opinioni e osservazioni di singoli. Una scienza è qualche altra cosa. E non voglio dilungarmi su questo.

Faccio Scientology da 10 anni. Non ho mai conosciuto una filosofia più tollerante, più umana, più etica, più aperta al resto del mondo di Scientology. E non ho mai conosciuto un gruppo di persone più disposte al dialogo e alla comunicazione degli scientologist.
Questo è un fatto. Lo testimonio io e per questo è valido.
Perchè se sono valide le "brutte esperienze" di qualcuno in Scientology, allora sono valide anche le "buone esperienze".
Per aspera ad astra!

Il signoraggio - 2a parte.

Continua da "Il signoraggio - 1a parte":
Una domanda: Lo stato italiano deve una cifra di denaro in debito pubblico enorme. Non ricordo la cifra esatta ma parliamo di centinaia di miliardi di euro. Tipo 20.000 euro per cittadino italiano, bambini e vecchi compresi.
Il debito pubblico. Va bene! L'Italia deve questi soldi. Ma a chi li deve?
Cioè, va bene menarla con il fatto che noi italiani dobbiamo sti soldi. Ma qualcuno ci dica a chi li dobbiamo.
La risposta è inaspettata e molto dolorosa.

Abbiamo visto che ad un certo punto nacquero le banche centrali.
Cos'è una banca? La risposta completa in un post apposito. Per ora diciamo che è un'organizzazione che custodisce il denaro depositato e che lo presta a persone e aziende. In realtà la banca fa qualche altra cosa. Il denaro lo crea dal nulla!
Senza andare nel dettaglio, basti pensare ad un blocchetto di assegni. Due firme ed ecco prodotto il denaro.

Oggi in realtà esistono molte forme di denaro e la situazione è molto più complessa. Ma in realtà il denaro è uno solo: è un accordo che con quella cosa ci si possa comprare qualcosa. PUNTO.

Qualche secolo fa qualcuno ebbe un'intuizione magnifica. Andò dai potenti e disse: "Non preoccupatevi di questa cosa chiamata denaro. Ci pensiamo noi. Noi lo stampiamo e poi ve lo diamo." I governi acconsentirono. Un pò perchè così potevano dare la colpa a qualcuno nel caso in cui le cose andassero male (adesso i governanti non lo fanno più! Almeno non mi pare che ultimamente qualche persona che dirige il governo abbia protestato contro la moneta per incolparla dei problemi dell'economia o forse si.....). E un pò perchè qualche favore e soldo sottobanco potevano guadagnarlo in un mondo che si addentrava nel controllo democratico del potere.
Signoraggio. Delle persone, senza alcun titolo divino, si fregiarono del titolo di SIGNORI, potevano battere moneta. E prestarla ai cittadini.

Ecco la truffa!

Qualcuno produce un oggetto (il denaro) che serve solo per favorire gli scambi e liberare l'economia da quel sistema retrogrado e vetusto chiamato baratto e lo PRESTA ai cittadini. IN uno stato democratico il denaro è dello stato che lo da ai cittadini come bene comune, come le strade, l'anagrafe, i servizi di polizia e così via.
E' giusto pagare chi lo produce del costo concreto di produzione più un margine di guadagno. Come tutte le attività aziendali, certo. Quanto costa produrre una banconota di 10 euro? Dai 4 ai 5 centesimi? Bene. Ecco 7 centesimi a te, ditta, che lo produci per lo stato. Poi lo stato ci paga i dipendenti e il denaro va in circolo. Ad una banca provata serve del denaro perchè il suo è consunto e vecchio? Bene lo stato glielo vende a 10 o 15 centesimi in cambio delle vecchie banconote.

MA NON FUNZIONA COSI'!

Le banche Centrali di tutti i paesi sono organismi indipendenti dagli stati e, udite, udite, PRIVATI. Sissignore, privati. Sono s.p.a. possedute da persone o altre aziende. Stampano i soldi e invece del costo fisico di produzione, li vendono allo stato e alle altre banche ad loro prezzo NOMINALE.

Prezzo nominale? Cioè cosa? Vendono una banconota di 100 euro a 100 euro? Proprio così. Ecco perchè hanno fatto le banconote da 500 euro. Così il guadagno è maggiore.

Così ecco il gioco. Una ditta privata stampa delle banconote e le vende allo stato il quale, ovviamente, non paga con altre banconote ma con dei documenti di credito che sono alla fine delle cambiali. Cioè lo stato si indebita. Proprio come una famiglia. Si fa dare dei soldi in cambio a dei PAGHERO'. E le cambiali hanno degli interessi. Il costo del denaro lo chiamano. E ha percentuali del 2% o del 3% o di qualcosa del genere. Quanto costa la carta, l'inchiostro e l'incisione? Quello è il prezzo del denaro. Il denaro è una cosa. Non ha valore nominale in se. Ce lo ha negli scambi dell'economia REALE.
Così lo stato deve cercare altri soldi per pagare gli interessi per i soldi che si è fatta prestare. E il valore NOMINALE del debito pubblico aumenta fino a cifre addirittura incomprensibili. Lo stato emette BOT e CCT. E paga gli interessi. Ma sti interessi come vengono pagati da uno stato che già HA DELLE SPESE REALI (strutture, enti, dipendenti, sanità, esercito, etc.)? Con le tasse!! Cioè con i nostri soldi! O meglio, meglio con il nostro lavoro.

Il nostro lavoro paga quelle monete che sono nostre. Cioè paghiamo qualcosa che è già nostro. E diamo i soldi a qualcuno che a noi non da niente in cambio. A casa mia questo si chiama FURTO. E chi lo fa li chiamiamo LADRI.

Ma nella strada ci siamo persi una cosa. Qual'è il limite di stampa di queste monete?
Una domanda per la 3a parte.
Come mai negli euro non c'è più scritta la famosa frase "PAGABILI A VISTA DEL PORTATORE" delle vecchie care lire? E che cos'è la BCE, Banca Centrale Europea?
Per aspera ad astra.

venerdì 18 novembre 2005

Parole da cancellare: "democrazia"

So che leggendo questo titolo, qualcuno potrebbe rimanerci male. Penso soprattutto alla generale tendenza alla libertitudine del "popolo della Rete". Ma non saltate a conclusioni sbagliate.
Democrazia! Viene dal greco e precisamente da demos (popolo) + kratos (forza, governo o potere). Quindi la democrazia sarebbe quella forma di governo basata sul fatto che il potere è nelle mani del popolo. Bellissimo!
Ma tradotto in termini concreti?

Ecco, volevo giungere proprio a questo punto. La rubrica "parole da cancellare" non è nata con l'intenzione di cancellare i concetti ma di puntare i riflettori su un uso distorto delle parole che di quei concetti sono allo stesso tempo messaggeri, contenitori, simboli e rappresentanti.

A qualcuno è sfuggito che gli essere umani non comunicano con i concetti. O almeno lo fanno molto raramente. Comunichiamo tramite parole. Ma le parole rappresentano stati di esistenza o azioni (i verbi) oppure cose e persone (nomi o sostantivi). Rappresentano qualità (aggettivi) o specificazioni (avverbi, articoli, etc.).
Cosa succede se una parola nata con un significato comincia ad essere usato con un significato completamente o parzialmente diverso? Cosa succede alla comprensione se NON si sa più cosa esattamente le parole vogliono dire?

Tutto questo blog è nato su un'idea fondamentale:
CI FREGANO CON LE PAROLE!

Chi ci frega? Chi ne ha l'interesse! Vedete un pò voi: chi comanda, chi dirige, chi tira le fila....

Ma anche noi stessi nei confronti degli altri. Anche noi stessi abbiamo l'interesse di fregare il prossimo. Quante volte abbiamo mancato ad una promessa oppure non abbiamo rispettato una regola e, alterando il significato di qualche parola, abbiamo "giustificato" le nostre azioni. GIUSTUM+FACERE, giustificare, rendere qualcosa giusta?


Andare a letto con un'altra donna per poi dire che nel cuore amiamo la nostra compagna e il nostro non è un 'tradimento', è stata solo una "scappatella", "un'avventura" e via discorrendo.


Così per tornare alla parola democrazia, io vorrei solo capire cosa questa parola realmente significa nella vita di tutti i giorni. Perchè politici, giornalisti, pensatori, mass-mediologi e persone comuni ci si riempiono la bocca.
Il punto non è tanto cosa significa o se il significato che gli diamo sia o meno giusto. Il punto è:
TUTTI LA USIAMO IN RAPPRESENTANZA DELLO STESSO CONCETTO? Io credo di no. E questo discorso vale per la democrazia e per tante, tante altre parole. Tutte parole da cancellare, appunto.
Ma solo per essere definite meglio.
Per aspera ad astra.

Il signoraggio: 1a parte

Parlare di questo argomento è qualcosa che mi fa uscire fuori di testa.
Quando leggo o scrivo qualcosa a proposito di questo, mi sembra di vivere in un sogno e che niente di ciò che nella mia mente si crea sia vero. Tutto distorto, ubriaco......

Potete pensare lo stesso voi che leggete.
 
D'altronde da che mondo è mondo, schernire i problemi è diventato uno dei tanti modi di risolverli. Se non proprio il migliore.
Facciamo finta che sia tutta un'invenzione e che parliamo di qualcosa che non esiste in questo mondo. Facciamo finta e solo per i più coraggiosi, alla fine possiamo chiederci: "E se tutto fosse vero, se tutto fosse così semplice?" . La domanda è aperta alla risposta più conveniente.
Il signoraggio è un'attività. Ha le sue radici nel medioevo e riguardava il diritto del SIGNORE (sia che esso fosse un nobile o un feudatario) di avere certi diritti e privilegi. Su chi? Sulle persone comuni, viste come semplici bestie dell'immenso gregge di benefici che il signore poteva trarre. Per diritto divino o qualcosa del genere.

Uno di questi privilegi diventò la possibilità di poter battere moneta. Cioè il privilegio di poter emettere un SIMBOLO che agli occhi di tutti avesse un valore concordato e che servisse come mezzo di scambio negli affari economici al posto del baratto. Invece del baratto abbiamo la moneta. Chi aveva il diritto di emetterla di modo che tutti facessero riferimento ad una sola moneta? Il signore del luogo e da qui la parola signoraggio.
Con il passare del tempo, le economie si evolvettero verso sistemi sempre più complessi ma tutto andò bene fintanto che il valore della moneta rimaneva agganciato a qualcosa di reale. Mi spiego.

Il denaro è SEMPLICEMENTE un simbolo che rappresenta del lavoro. O, meglio molto meglio, rappresenta un prodotto (questo perchè si puà lavorare a vuoto senza ottenere necessariamente un prodotto). 
Il denaro è un rappresentante della produzione. In effetti sostituisce il baratto. Quindi il denaro sostituisce dei prodotti. Più una comunità produce - più prodotti avrà e più denaro potrà essere creato per sostiuire i prodotti negli scambi.
Siccome la quantità totale di denaro da introdurre in un'economia (diciamo una contea di 10 villaggi) è arbitraria, occorre stabilire un parametro oggettivo che dia una sicurezza a chi il denaro lo usa. Perchè arbitraria? Lo stesso motivo per cui un metro è lungo lo spazio che tutti sappiamo che è lungo oppure perchè un chilogrammo pesa quel tot che tutti conosciamo.
E' arbitraria perchè i prezzi, i costi e tutti i valori monetari hanno senso solo come valori relativi e non come valori assoluti.

Quante pelli vuoi in cambio di un Kg di carne? Dieci!
Quanti Kg di carne vuoi per una cassa di frutta? Un chilo!
Quindi ne deriva che una cassa di frutta è uguale a 10 pelli!
1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta!
Se inventiamo il denaro e immettiamo la moneta in questo contesto vediamo che il valore iniziale è arbitrario. Esempi:
1) 1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta = 100 monete (scudi, talleri, zecchini....etc.).
2) 1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta = 10 monete (scudi, talleri, zecchini....etc.).
3) 1 Kg di carne = 10 pelli = 1 cassa di frutta = 1000 monete (scudi, talleri, zecchini....etc.).
A nostra scelta. Ma una volta scelto (per esempio la n° 1) avremo che 1 Kg di carne costa 100 monete, un etto di carne 10, una pelle 10 e così via. A quel punto non si potrà più cambiare.

Ed ecco il paramentro oggettivo per fissare questo cambio e stabilire il parametro. Il primo denaro era costruito su del materiale scarso. Perchè scarso? Perchè impediva alle persone di procurarsene con facilità distruggendo la legge di base denaro=prodotti ottenuti. Alcuni potevano porcurarsi del denaro che non simboleggiava della produzione effettiva.
E' una cosa negativa? Certo! Lo sapevano fin da allora. Sapete come chiamiamo noi moderni l'incremento di denaro in circolazione non supportato dalla reale produzione? INFLAZIONE! Ma stiamo correndo troppo.
Il primo denaro fu costruito su del materiale scarso. All'inizio questo materiale fu rappresentato più cose (nell'antica Roma il denaro era il bestiame. Da qui la pecunia che deriva dalla parola pecus= pecora). Poi tutti si indirazzarono ai metalli preziosi. Potevano essere lavorati in varie forme, potevano essere sciolti e ricreati ed erano scarsi. Ecco le prime monete.
Ma chi le poteva "battere"? Da sempre il potere costituito. Ecco il signoraggio. Il diritto del potente di turno di battere moneta. Lo fecero i faraoni, i governi delle Polis greche, gli imperatori e i re. Lo fecero tutti i governi, locali o nazionali che fossero. Nel medioevo lo faceva il signore del luogo, da cui ecco che arriviamo al signoraggio.

Ma alle porte dei tempi moderni ecco che avviene la svolta, svolta di cui adesso paghiamo in modo salato le conseguenze. Il signoraggio passa dalle mani degli stati, dei governi centrali a quelle di enti PRIVATI che assumono nomi ingannevoli (ecco come al solito ci fregano con le parole!!!!!) quali "Banca d'Inghilterra", "Banca d'Italia" e così via.
Stiamo entrando nel vero nocciolo della questione di cui questo post era solo una premessa.
Una domanda: Lo stato italiano deve una cifra di denaro in debito pubblico enorme. Non ricordo la cifra esatta ma parliamo di centinaia di miliardi di euro. Tipo 20.000 euro per cittadino italiano, bambini e vecchi compresi. Il debito pubblico. Va bene!
L'italia deve questi soldi. Ma a chi li deve? Cioè, va bene menarla con il fatto che noi italiani dobbiamo sti soldi. Ma qualcuno ci dica a chi li dobbiamo.
La risposta, vedremo oltre, è inaspettata e molto dolorosa.
(per chi ha fretta si consiglia di visitare questa pagina del bellissimo sito DISINFORMAZIONE.IT -visitatelo!!- con numerosi articoli che aprono gli occhi).
Per aspera ad astra!

giovedì 17 novembre 2005

Rai, di tutto di meno

Continuo a sostenere che il "grande fratello" è già arrivato. Non quello di Mediaset, ovviamente, ma quello originale, quello di Gerge Orwell, quello del romanzo 1984, cioè non un romanzo ma solo la cronaca dei nostri giorni.
Continuo a sostenere che siamo prigionieri, ma non di persone. Siamo prigionieri e schivi delle PAROLE. E degli slogan. Ci fregano con gli slogan.

"RAI - DI TUTTO, DI PIU'"

Ci hanno fregato.
Vedere la pubblicità all'interno dei film e delle partite della nazionale è il massimo.
Quanto in basso questa presa in giro può andare?
Per aspera ad astra!