martedì 16 febbraio 2021

Perchè è importante avere un piano B nelle cose che si fanno?

Prima di rispondere alla domanda del titolo del post, esaminiamo bene cosa intendiamo per PIANO.

In genere, affrontiamo le cose della vita senza un preciso criterio o strategia. Nessuno ci ha ben istruito da giovani ad avere un piano e una strategia. Colpa dei genitori? Ma no...
Poveri questi genitori, sempre colpevoli di tutto. Non è così.
Ma sicuramente saranno ultrarari i casi in cui i genitori di un ragazzo/a lo istruiscano per bene su come progettare la propria vita. Perchè no?

Perchè neppure a loro è stato insegnato.

Un piano è una intenzione generale supportata da una pianificazione tattica che va a realizzare una particolare strategia al fine di raggiungere un obiettivo o una certa meta.
Complicato? Un pizzico. Esaminiamolo quindi.

1. Un piano è UNA INTENZIONE. Cosa intendiamo con intenzione? Intendiamo l'impulso e la realizzazione di quell'impulso in una certa direzione. Le cose accadono solo e soltanto quando vi è l'intenzione (di qualcuno) che accadano. Non accadono da sole. L'intenzione è l'energia che permette alla macchina di stare in movimento, che permette agli ingranaggi di girare.

2. Una intenzione deve essere supportata (cioè affiancata e aiutata) da  una Pianificazione tattica. Che altro non è che la disposizione di dove, come e quando delle risorse e l'assegnazione dei CHI, in relazione all'assunzione di responsabilità. Quando si decide "chi" fa "che cosa" si parla di pianificazione tattica. Quando si parla di "come" lo si fa e "quando" lo si fa si ha una pianificazione tattica. Le buone strategie (leggasi anche IDEE) possono non funzionare se non affiancate una buona tattica.
E tattica significa, molto semplicemente, stabilire le date, i quando di un progetto, specificando chi e come debba operare.

3. Strategia? Un piano realizza una strategia. Che altro non è che una idea (si spera brillante) che si pensa possa essere la soluzione ad un problema o al cambiamento si una certa situazione. Che ovviamente si pensa possa essere migliorata.

4. Ultimo ma non ultimo elemento importante è la presenza di un obiettivo definito e chiaro. Possiamo chiamarla anche meta ma ciò che conta è quanto definito (e quindi riconoscibile) possa essere questo obiettivo. Ricordiamo che senza una buona e chiara meta si possono sprecare pianificazioni tattiche, buone idee e soluzioni e anche tutte le migliori intenzioni del mondo.

Bene. Quasi sempre, per far andar bene le cose, ci creiamo una strategia o un piano. E con quello affrontiamo la vita. Possiamo parlare di lavoro o di relazioni interpersonali. Piano A. Sempre e soltanto piano A. Perchè siamo talmente convinti che quel piano ci aiuterà a raggiungere l'obiettivo che non pensiamo mai che è pericoloso avere un solo piano per conquistare la meta.

Vorremmo avere una certa sicurezza personale e un certo tenore di vita? Ottimo. Giuste idee e tanto lavoro + impegno + qualche sacrificio e abbiamo un certo successo. Tutto va bene finchè qualcosa non va male. E qualcosa va male perchè non avevamo un piano di riserva, un modo diverso per continuare la strada verso la propria meta. Un piano B non si può avviare quando ci sia accorge che il piano A è fallito o sta fallendo. Perchè a quel punto il piano B è diventato il piano A vista la morte del precedente piano A.

La vera rivoluzione e la vera soluzione è lavorare per avere un piano B (una soluzione tattica completa) pronto prima ancora che il piano A dimostri che non può essere portato avanti.
Prendiamo il lavoro. Le persone si creano una professionalità ma se dovessero perdere quel lavoro, soffrirebbero le pene dell'inferno, perchè non hanno già una soluzione di riserva pronta a scattare in quell'eventualità.

Se un dovessimo attrezzare un pronto soccorso solo alla notizia che qualcuno si è fatto male, quel qualcuno morirebbe molto, molto, molto prima che i medici e le strutture possano essere organizzati.

Se dovessimo preparare una struttura di protezione civile che intervenga quando c'è un disastro e non prima, non credo le cose andrebbero molto bene.

Perchè sulle navi ci sono le scialuppe di salvataggio? Perchè si spera che la navi affondi? Certo che no. Le scialuppe sono il piano B, la soluzione di emergenza se qualcosa dovesse andar male.

Noi ci portiamo dietro le nostre scialuppe di salvataggio quando affrontiamo la vita? Ovvio che no. Perchè qualcuno ci ha convinto che basta pensare positivo.

Ma pensare positivo è solo il pre-cursore di fare le azioni positive. Pensare e basta in un universo dominato dall'energia, dalla casualità e dal movimento è una follia pura e semplice.
Prova a stare davanti ad un treno in corsa e pensare positivo, pensare che non ti ucciderà. Lo farà perchè il vero pensiero positivo è avere l'intenzione di non essere ucciso e vedere in poche frazioni di secondo cosa si potrebbe fare per sopravvivere. E farlo, ovvero spostarsi velocemente dalle rotaie.

Piano B, cosa significa quindi? Significa che nella vita occorre prendere in considerazione che le cose potrebbero andar male e prendere delle precauzioni per agire se e quando queste brutte cose potrebbero succedere. La morte di un parente, un disastro finanziario o un collasso della struttura in cui si lavora.

Non è solo una questione di avere risparmi conservati da qualche parte (anche questo è importante), è una questione di approcciare TUTTI i problemi con l'idea che spesso una sola soluzione su cui puntare tutto il montepremi non è funzionale ed è un suicidio premeditato.

Per Aspera ad Astra

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