giovedì 26 luglio 2012

Un mio vecchio progetto - una mia vecchia idea

Quando ho dato vita a questo blog, ero totalmente affascinato dal mondo del web 2.0.
Ho iniziato a scrivere nel 2005, parliamo di quasi 7 anni fa.
Da allora questo mio spazio ha subito alti e bassi.
Ho iniziato a scrivere sulla piattaforma di Tiscali e solo dopo mi sono trasferito su quella del gigante Google.
In effetti il web 2.0 ha mantenuto in larga parte le sue promesse.
E sono anche ben contento che la sua popolarità sia scemata di parecchio a causa dell'incredibile exploit dei social network, evoluzione popolare e gossippara del blog.
Siamo meno ma di qualità decisamente migliore.
Agli inizi era decisamente una moda aprire un blog.
Visto da molti come una specie di diario on line.
Forse un blog può essere anche quello ma non può essere limitato a quello.

Non posso negare che per lunghi periodi la mia presenza su questo blog sia stata incredibilmente evanescente.
Ma se non ero su questo blog, ne curavo degli altri. E nei momenti in cui scrivevo poco qui, in altri blog raggiungevo un seguito che tutt'ora fatico a credere fosse vero.
Ma quegli argomenti ora non sono più sulla cresta dell'onda e anche lo fossero io non ho nessuna voglia di dilettarmi in quel genere di articoli.
E quindi ritorno ad Agorà, primo mio blog.
Uno spazio in cui volevo dire la mia, in cui veicolare le tante cose che pensavo fossero interessanti.
Ho avuto l'opportunità nel frattempo di imparare tante altre cose. Ho anche scritto 2 manuali ebook, pubblicati da un noto editore di questi prodotti.
E in cantiere c'è ora la pubblicazione di più titoli tra cui uno di saggistica e un mio romanzo. Che non è il primo ma sarà il primo ad essere pubblicato.

Guardandomi indietro, mi rendo conto che ho avuto molteplicità momenti in cui avrei potuto realizzare il mio progetto (scrivere e pubblicare un libro, una storia). Non l'ho fatto perchè la passione per il mondo e la gente mi ha sempre impegnato a fondo, spingendomi a rimandare continuamente.

Ho imparato.
Ho imparato che se uno ha un progetto, lo deve realizzare. Punto.
Nient'altro.

Perchè lui, senza quel progetto, non è vivo. Non spiritualmente.
Per aspera ad astra!

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