martedì 16 gennaio 2007

Cosa c'è dietro alla strage di Erba? Solo follia?

Non mi voglio dilungare sui perchè o sui percome di questa strage.
Tutti ne parlano e troppi ne parlano.
Bene hanno fatto, gli abitanti del comune di Erba, a impedire che quegli sciacalli dei giornalisti volassero a pasteggiare con i dolori delle persone impedendogli di partecipare ai funerali delle povere donne uccise.

Semplicemente ho un pensiero per la testa:
Cosa c'è dietro alla strage di Erba? Solo Follia?
Facile dire questo, ma neanche comodo. Perchè scomoda tutti. E tutti hanno un terrore di questa semplice spiegazione. Terrore della sua semplicità che non tranquillizza nessuno.

Io propongo un'interpretazione che forse tranquillizza ma che desta maggiori mostri.

Negli ultimi tempi il numero e l'incidenza di questo tipo di brutalità è in aumento.
Disagio sociale dice qualcuno, aumento dello stress di vita dice qualcun altro. Tutte stupidaggini che anche un semplice comune cittadino può dire. C'è bisogno degli esperti? Ed esperti in cosa, in banalità, forse?

La vera causa di questo aumento di delitti efferati è L'AUMENTO DELLA DIFFUSIONE DELL'USO DI DROGHE CHE ALTERANO IL NORMALE FUNZIONAMENTO del cervello delle persone.

E non parlo solo e non tanto delle droghe illegali (in particolare le droghe basate su acidi o composti chimici). 
Quanto dell'aumento della somministrazione di droghe psicotrope di tipo psico-farmacologico.
Droghe legali. Droghe prescritte da medici.

La maggior parte di questi composti chimici non hanno nessuna necessità. Invece che "curare", intossicano e bruciano. I loro effetti collaterali non si conoscono.

Ma se creiamo una statistica e mettiamo in relazione l'aumento della diffusione di questi psicofarmaci e l'aumento delle stragi senza motivo vedremo una correlazione.
Forse è casuale ma vale la pena spendere qualche minuto del nostro tempo per rifletterci.

Se leggete bene tra le righe dei quotidiani, troverete quasi immancabilmente che le persone autrici di queste stragi erano sotto trattamento psico-farmacologico.
Una coincidenza?

Ai posteri l'ardua sentenza.
Per aspera ad astra!

Bambini con problemi a scuola: sentiamo che dice un genitore.

Leggo e pubblico una lettera spedita dal signor Brugnettini.
L’ho letta e l’ho trovata fantastica nel mostrare cosa sta accadendo alle nuove generazioni.
Così bella che spero che giri ulteriormente.
Originariamente pubblicata su Cybermed
sabato 16 dicembre 2006

Caro direttore,
ieri sera mi ha chiamato mia sorella: disperata, chiedeva un intervento nella mia veste professionale di fisico nucleare per aiutare sua figlia (13 anni, 3a media inferiore) a comprendere il testo sul quale sarà interrogata prossimanente. Ridacchio e la prendo in giro per la sua nota allergia verso le materie scientifiche ma, dopo avere visto il libro
'Gianni Arduino – 'Tecnologia, Energia e Prestazioni per il terzo anno della scuola media (inferiore)' – mi sono dovuto ricredere.

L'autore si dilunga nello 'spiegare' che 'L'albero di una turbina a vapore è messo in rotazione dalla formazione del vapore che passa attraverso diverse serie di palette contenute in cilindri separati: il vapore ad altissima temperatura entra nel primo cilindro ad alta pressione e nella turbina dove le palette sono più piccole …'
'Successivamente il vapore, persa una parte della sua pressione passa nel cilindro a pressione intermedia con pale più grandi. Infine entra nella sezione dei cilindri a bassa pressione dove le palette sono ancora più grandi.' La prima volta che ho sentito parlare di turbine a tre stadi è stato all?ultimo anno di università, nel corso di Fisica del Reattore. I miei colleghi che hanno scelto altri indirizzi (astrofisica, fisica medica, fisica teorica ecc.) ne ignorano l'esistenza.

Nel capitolo successivo l'autore spiega (a dei ragazzini di terza media) come avviene la preparazione del combustibile nucleare, fornendo dettagli che persino mio figlio (maturità scientifica con buoni voti e una spiccata attitudine per le materie scientifiche) stentava a seguire: l'arricchimento dell'uranio naturale per aumentare la concentrazione di uranio 235, come si passa all'ossido di uranio, poi al trifluoruro di uranio e quindi all?esafluoruro di uranio, per terminare con la lega di zirconio con cui vengono incamiciate le pastiglie a costituire le barre di combustibile.

Troppo? Niente affatto! Nel capitolo seguente Gianni Arduino ci porta nel mondo della fusione nucleare spiegando che essa 'avviene quando due nuclei leggeri – deuterio e trizio, isotopi dell'idrogeno – sono spinti l'uno contro l'altro sino a saldarsi … mentre sono racchiusi da una parete immateriale fatta di campi magnetici'.

Il testo è così farcito di vocaboli specialistici (atomo, molecola, alternatore, turbina, condensatore, deuterio, isotopo, uranio 235, nucleo, campo magnetico e chi più ne ha più ne metta) da sopraffare i giovani lettori e lasciar loro due sole alternative: imparare a memoria senza capire niente (e scordare tutto il giorno dopo), o disinteressarsi del tutto. La seconda scelta è ovviamente la più sensata (e, comprensibilmente, la più gettonata) ma, inutile dirlo, comporta l'insufficienza, l'etichetta di 'asino' ed il consiglio di non intraprendere studi 'difficili' alle superiori. Tutto ciò fa solo diminuire l'interesse verso le materie scientifiche e la ricerca.

Ricordo che mio figlio si era imbattuto in una situazione simile anni fa: in prima media (inferiore) il suo testo di geografia descriveva la Sicilia in termini d'industria chimica e petrol-chimica, prodotto interno lordo, tasso di disoccupazione e quant'altro. Cinese.

Non c'é da stupirsi dell'aumentato coinvolgimento di psicologi nelle scuole: chiamati a risolvere i crescenti casi di alunni distratti, zucconi, chiacchieroni e disinteressati (ma va?) diagnosticano disturbi mentali fantasiosi dal nome pseudoscientifico, etichettando i bambini come affetti da 'deficit d'attenzione', 'disturbo dell'apprendimento', 'disturbo matematico', 'dislessia' e via delirando. Meglio farebbero a rivolgere le loro 'cure' agli autori di certi testi scolastici o a chi ne consiglia l'acquisto, ché in questo turbinare di autori criptici, psicologi onnipresenti e studenti irrequieti, mi sembra che gli unici sani di mente siano proprio questi ultimi.
Cordialità
Alberto Brugnettini
Milano

Voi che ne dite?
Per aspera ad astra!

venerdì 12 gennaio 2007

Che tristezza mi fa! Chi? Il ministro Bersani

Che tristezza che mi fa Bersani.
Un vecchio comunista che si propone come liberalizzatore.

Non ci capisco più niente in questa politica italiana.
Non è più politica. 
Non c'entra niente con la polis, la città nè con noi, popolo italiano. Tanto geniale, quanto menefreghista.

Non mi scandalizzo se qualcuno ha seguito un'idea e poi la cambia.
Bravo, bene. Si fa anche così.

Ma io di liberalizzazioni non ne vedo.


Vedo solo un governo che pare asservito ai GRANDI poteri.
Fanno leggi che disturbano piccole classi economiche ma se si segue il flusso dei soldi, chi si ingrassa tra nuove pensioni e presunte liberalizzazioni sono sono le multinazionali e la grande distribuzione.

Le farmacie, ad esempio non sono state mai ben viste da me.
Ma perchè, invece, di far vendere i farmaci nei centri commerciali non si da la possibilità di togliere il monopolio delle farmacie facendone aprire di più e cambiandone radicalmente la struttura.
D'altronde cosa sono le farmacie? Dei negozi? Oppure dei centri professionali con medici che ti consigliano?
In un posto dove vendono pannolini e giocattoli?

E la benzina nei supermercati?
Beh, così il prezzo si abbassa di almeno 10 centesimi per la concorrenza. Le famiglie italiane potrebbero risparmiare fino a 78 euro all'anno.
Certo!
Se tutti non andassero più dai benzinai.
Ma ammettiamo anche che risparmiamo ben 78 euro all'anno.

Cosa ne faremmo di questi 78 euro?
Ci metteremmo dell'altra benzina e andremmo da qualche parte giusto per non lasciare il serbatoio pieno.
Ecco cosa succederebbe.

Basterebbe che Bersani insegnasse agli italiani a guidare senza schiacciare l'acceleratore a fondo e ogni automobilista risparmierebbe alemno 200 euro l'anno.
Basterebbe che ogni italiano spegnesse la sua auto quando si ferma dinnanzi al semaforo e risparmierebbe 500 euro l'anno.
Basterebbe costruire le macchine ibride benzina-elettrico che si ricaricano quando c'è il motore a scoppio ma che sotto i 50 all'ora vanno a batteria.
Si risparmierebbero ogni anno almeno 2000 euro.

E non pensate che sia difficile. Basterebbe che il geniale Bersani creasse una legge che obbliga le case automobilistiche a costruire le macchine ibride e il gioco sarebbe fatto.
Ma, poverino, è solo un ministro. Non può farlo. Non ha il potere di schiacciare i piedi alle multinazionali dell'automobile.

Già li vedo i nostri (e altrui) politici sussurrare piano:
" Scusi signor Ford, signor Mercedes, signor Toyota, signor Fiat posso promulgare questa legge? Non vi da fastidio, per niente...."

Euro 4, euro 3, euro cosa?
Ma cosa ci vuole a decidere che da una certa data c'è una macchina più pulita e basta!
Ma sentirò Bersani. Lui, ex-comunista, padrone ormai della moderna economia ce lo insegnerà prontamente.

Per aspera ad astra!

lunedì 11 dicembre 2006

Ritornare a Itaca

10 anni. Prendiamo questa distanza come un metro della nostra vita.
Buttare dentro il calderone tutta la propria arte.
Che dire?
Solamente che la qualità delle cose prevale sulla qualità.
E allora buttiamoci a rotta di collo giù per il declivio. A sputare sentenze o forse a sputare rospi mai digeriti veramente.
Sono stato assente.

Sono stato assente da questi lidi ma anche questuante e petulante nei propri meandri di pensiero se la cosa avesse un senso.
Vivo fra la concretezza di problemi reali. Visto il mestiere che faccio, non posso dimenticarmi l’assurda realtà della realtà.
Ma anche questa è una finzione, anche questa è creata da noi. Dalle nostre paure e dai nostri sogni.
Sono stato assente.
Forse un pò meno di 10 anni.
Forse solo qualche mese.
Solo io so quanto sono stato assente.
Ma la qualità prevale sulla quantità.
E io so di essere stato molto assente.
Molto assente.
Ma lavoreremo per essere presenti.
Io so di essere tornato ad essere presente a me stesso.
Salve a tutti.
Per aspera ad astra!

lunedì 4 settembre 2006

Che fine hanno fatto le bandiere della pace?

Sconcertato. Sono sconcertato e spiazzato.
Non che non sappia in quali melmose paludi possono andare a navigare i politici, i politicanti e i loro accoliti. Ma a volte si rimane ugualmente sorpresi.
Sembra ieri che più della metà della nazione italiana insorgeva contro l’invio di militari in Iraq e che protestava contro le missioni militari in Afganistan. Centri sociali in tumulto, prese di posizione pubbliche da parte di vip e leader di ogni ceto sociale, bandiere arcobaleno alle finistre, l’abiuro della forza delle armi.
Dov’è ora tutto questo?
Non sono di sinistra, non lo sono mai stato. Non sono di destra, poichè in questa destra italiana non mi ritrovo. Voto seguendo le esigenze della polis, visto che la politica è l’arte di condurre gli affari della polis ovverò della città-stato, oggi di una nazione. In certi momenti è giusto fare questo e in certi altri momenti è giusto fare quello. Non è opportunismo, è cercare le soluzioni che sia il maggior bene per il numero più grande di persone. A prescindere dalle ideologie, che tanta polvere hanno sollevato ma ben boca sostanza hanno portato e che, più sovente, hanno imprigionato la politica e i cittadini in sporchi giochi di potere fini a se stessi.
Ma dinnanzi a questa ipocrisia, più di un popolo che di alcuni partiti, rimango allibito. Dove sono le prosteste dei blogger sull’invio dei militari?

O qualcuno ha il coraggio di dire che in Libano è tutto diverso perchè c’è una risoluzione ONU? Sarebbe questo il fattore di cambiamento rispetto alle critiche al governo di centro-destra per essere andati in Iraq?
Ero e sono contrario all’invio di soldati italiani in Iraq, in Afganistan come lo sono per l’invio in Libano. Contrario! Contrario all’ipocrisia di chiamare delle missioni di guerra, missioni di pace.
Le parole hanno un significato, cazzarola…..
Non le si può usare a casaccio.

Se si va in un altro paese con l’esercito, con i soldati armati di tutti punto e pronti a subire vittime, pronti a rispondere al fuoco, questo è un contesto bellico. Come si fa a negare l’evidenza?
Le motivazioni potrebbero non essere di conquista e invasione. Forse, ma i metodi sono bellici. E io non credo che si possa ottenere la pace con la forza. Soprattutto perchè l’uso delle armi (o la paura di usare le armi) non risolve quelli che sono i problemi sottostanti i conflitti.

Perchè le nazioni europee e occidentali tanto vogliose che in medioriente ci sia la pace permettono che loro aziende producano e vendano armi a questi popoli? Dai lo sappiamo com’è. La sinistra pacifista sa come funziona la giostra. Inutile ripeterlo in questo articolo.
La domanda è: perchè per il Libano non ci sono le bandiere della pace sulle finistre, perchè non si protesta che migliaia di giovani italiani vanno a rischiare la vita? Perchè quella sinistra pacifista ora tace?
Perchè il governo è di centro-sinistra? Perchè le altre volte era una protesta non contro la guerra ma contro Berlusconi?
E’ questo il motivo?

Se è così, sono fiero di non essere mai stato simpatizzante dei gruppi politici di centro-sinistra. Condivido le loro mete (uguaglianza, diritti, rispetto per l’uomo e le minoranze, etc.) ma mi divide da loro l’ipocrisia di un tradimento etico nei confronti di se stessi.
E voi che ne pensate?
Per aspera ad astra!

venerdì 1 settembre 2006

Il rispetto per gli altri – 1a parte

Rispetto, una delle tante parole che significano tanto e che, quindi, disperdono il potere del loro significato in mille rivoli interpretativi.
Cos’è il rispetto? Il dizionario ci da alcune definizioni di cui 2 pertinenti al nostro argomento. La prima dice che rispetto è un Sentimento di deferenza, stima e considerazione verso persone, princìpi o istituzioni. La seconda dice che il rispetto è un Sentimento di riguardo verso la dignità altrui, che ci trattiene dall’offendere gli altri, ledere i loro diritti o menomare i loro beni.
Queste 2 definizioni ci danno 2 punti di vista di uno stesso sentimento. E il fondamento di questo sentimento è dare importanza a qualcosa.
Non si rispetta qualcosa a cui non diamo importanza. E qui casca l’asino.
Perchè non si da importanza ad alcune cose?
La risposta è semplice ma complessa allo stesso tempo. Perchè si pensa che la propria vita (con tutte le ramificazioni che essa ha in termini di persone, cose, organizzazioni, tecnologia, pensiero, industria, etc.) possa esistere e vivere tranquillamente SENZA ….. SENZA la cosa a cui non diamo importanza.
Ma sarà davvero così???
Davvero abbiamo esaminato tutte le implicazioni che la cosa a cui non diamo importanza e che, quindi, non rispettiamo, ha con la nostra vita? Davvero potremo vivere e migliorare la nostra vita senza quel qualcosa?
Questo è il rispetto.
Il rispetto è vedere che qualcosa esiste e che è importante, che fa parte delle cose.
Ma qui casca di nuovo l’asino e…
lo vedremo nel prossimo post.
Per aspera ad astra!

giovedì 24 agosto 2006

Cosa dice realmente Scientology sull’educazione dei bambini! – 2

Dal post precedente entriamo nell’argomento.
Innanzitutto vorrei segnalare un’iniziativa fatta dalla Chiesa di Scientology internazionale qualche anno fa volta all’ESTIRPAZIONE di molti dati falsi sull’educazione dei bambini.
Questo è un link che mostra un volantino che veniva distribuito.
http://italian.europe.scientology.org/publi/disagree/childrn/page01a.htm
Attualmente Scientology ha creato, promuove e sostiene un’organizzazione (la Youth for human rights) che ha lo scopo di far conoscere in particolare alle giovani generazioni gli articoli fondamentali della dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948.
Ma veniamo a noi.

Scientology parte da un principio che è cardine e fondamentale: un bambino è un uomo in un corpo piccolo.
Per Scientology un uomo è un essere spirituale che HA un corpo (non un corpo che ha un anima – che assurdità!) e che usa una mente.
Quindi anche un bambino è un essere spirituale. Che opera e agisce in base alle stesse modalità di un adulto. Un bambino prova felicità, paura, affetto e così via. Prova risentimento e vergogna. Prova orgoglio e coraggio. E li prova da subito.

Ciò che cambia tra un bambino e un adulto non è l’identità e la consapevolezza di se stessi. Ciò che cambia è il corpo (quello di un bambino non consente di fare un sacco di cose) e la mente (quella di un bambino non ha dati sul mondo e non è ancora pronta per “interfacciarlo” con la realtà.
Un bambino nasce e non riesce a percepire bene il suo ambiente. E’ in uno stato di confusione. C’è gente che parla e lui non capisce cosa viene detto. Non capisce le parole ma le emozioni si, perchè le emozioni vengono percepite direttamente dall’essere.
Quindi un bambino è un essere spirituale che merita tutto il rispetto che si da ad un adulto. Ovviamente se qualcuno non rispetta l’Uomo in generale avrà un’opinione bassa anche dei bambini.

Scientology pensa che ad un bambino vada dato tutto il rispetto, tutto l’affetto, tutta la comunicazione, la serenità di cui i genitori sono dotati.
Il bambino va educato nell’imparare quelle che sono le regole fondamentali della comunità in cui sta crescendo. Non perchè esse siano giuste o sbagliate ma perchè egli deve essere parte della comunità in cui nasce. Se le regole sono sbagliate, essendo parte della comunità, da grande potrà fare del suo per modificarle in meglio.
Ma le norme base (salutare, essere gentili con il prossimo, lavare il proprio corpo, nutrirlo e così via) in genere sono valide ad ogni latitudine.

Scientology incoraggia la comunicazione tra un genitore e un bambino come FONDAMENTO di un buon rapporto. Non si parla di dialogo perchè questa parola ha assunto un cattivo significato. Non sempre una buona comunicazione è densa di parole o di ossessiva ricerca di significati nascosti.
Spesso un bambino ha solo bisogno di sentirsi in comunicazione con un genitore. In fondo quei due genitori sono il suo traghetto per la vita, grazie a loro potrà far crescere il corpo e imparare le cose della vita.
Scopo del genitore non è dare mete o scopi al figlio ma solo aiutarlo a mettersi nella condizione di raggiungerle.

Suggerire mete ad un figlio non è corretto. Così come non è corretto imporre dogmi, nè sociali, nè filosofici nè religiosi.
Altrettanto importante è bilanciare la libertà del proprio figlio con la sua disciplina. Troppa libertà o troppe barriere sono 2 modi sbagliati per intrappolare qualcuno. Sembra strano ma un modo per intrappolare un figlio è proprio concedere troppa libertà. Perchè troppa libertà getta il proprio figlio al di fuori della società perchè società, vivere con gli altri implica sempre una certa limitazione della propria libertà.

E la vera felicità è sempre nella relazione con altri.
Solo chi è solo è infelice.
Scientology dice tante altre cose sui bambini. Cose a volte molto quotidiane. Come aiutare il proprio figlio a riprendersi da una ferita o uno spavento. Come aiutare il proprio figlio nelle difficoltà scolastiche.
Questi sono metodi. Possono essere provati, sottoposti a verifica.
Rimando alla lettura dell’opuscolo “I bambini”. Qui troverete altri dati su come si può diventare dei genitori migliori. Perchè solo un buon genitore cerca di imparare qualcosa per divenire migliore.
Potete trovarlo, ad esempio su www.ibs.it. Digitate “bambini”. L’opuscolo costa 5,50 euro. Non è tanto. Potreste leggerlo solo per curiosità.
Leggere non significa condividere.
Altrimenti non leggerei molte cose che vengono pubblicate.
Spero di essere stato abbastanza esauriente ma scrivendo non è facile.
Sono qui, se qualcuno volesse saperne di più.
Per aspera ad astra