Con
questo post, inauguro una serie di articoli che hanno un tema in
comune: il fatto che, a causa del loro scorretto uso nel quotidiano
parlare e scrivere, certe parole hanno ormai perso il loro significato.
Non c'è niente di male sul fatto che nascano nuove parole che descrivono nuovi fenomeni. Il problema nasce quando parole che hanno già una loro storia, un loro DNA, un loro uso e un loro significato specifico vengono usate per scopi diversi e distorti.
A quel punto cancelliamo quelle parole. Le parole servono per comunicare. E comunicare serve a capirsi. Se parlando non ci capiamo o ci inganniamo, cambiamo le parole.
Gratis. La prima parola da cancellare dal dizionario è gratis. Andrebbe abolita. Cosa dicono alcuni dizionari? Gratis significa "senza dover pagare"; "senza esigere alcun compenso", che si fa, si fa o si riceve senza compenso".
In effetti la parola ha un senso. Ci dice che alcune volte ciò che si fa non ha come risultato uno scambio oggetto/soldi oppure azione/soldi.Ma la pubblicità e i mass-media hanno abusato di questa parola, stuprandone il concetto, tramite uso altisonante e martellante.
Così la parola è uscita dal suo contesto ed è diventata la chiave di volta del sistema. Tutto è gratis, anche quando paghi! Così i telefoni promettono chiamate gratis. Salvo poi specificare in piccolo che c'è lo scatto, c'è il canone, hai solo un tot di minuti al mese.
Così i settimanali ti regalano il primo volume di un'enciclopedia gratis. Salvo poi chiedersi che se ne fa uno di un'enciclopedia di un numero solo. E gli altri volumi di pagano, ah se si pagano. Non solo chi compra i restanti volumi paga anche il volume gratis. E poi ci sono i prodotti. Compri 4 e uno e gratis. Ma non è vero. Io ho pagato. Quello è solo uno sconto. Uno sconto che farà aumentare le vendite e aumentare i profitti della ditta. E i consumatori avranno speso di più.
Certo avranno più cose. Certo. Ma non è il meccanismo stesso dell'acquisto, questo? Voglio più cose? Pago di più!No, ormai gratis è la parola magica è istupidisce e ipnotizza chi guarda o ascolta.Il punto, il vero punto della questione è che in questo universo niente è gratis. Forse c'è qualcosa di gratis nel cuore e nella mente degli uomini. Ma appena questo esce da lì ed entra in questo mondo cambia.
In natura niente avviene senza uno scambio di energia.
Così d'ora in poi se sentite la parola gratis, innanzitutto verificate che lo sia veramente e poi, se anche lo fosse, sostituitela con la frase "non è gratis, semplicemente paga qualcun altro".Per aspera ad astra!
Non c'è niente di male sul fatto che nascano nuove parole che descrivono nuovi fenomeni. Il problema nasce quando parole che hanno già una loro storia, un loro DNA, un loro uso e un loro significato specifico vengono usate per scopi diversi e distorti.
A quel punto cancelliamo quelle parole. Le parole servono per comunicare. E comunicare serve a capirsi. Se parlando non ci capiamo o ci inganniamo, cambiamo le parole.
Gratis. La prima parola da cancellare dal dizionario è gratis. Andrebbe abolita. Cosa dicono alcuni dizionari? Gratis significa "senza dover pagare"; "senza esigere alcun compenso", che si fa, si fa o si riceve senza compenso".
In effetti la parola ha un senso. Ci dice che alcune volte ciò che si fa non ha come risultato uno scambio oggetto/soldi oppure azione/soldi.Ma la pubblicità e i mass-media hanno abusato di questa parola, stuprandone il concetto, tramite uso altisonante e martellante.
Così la parola è uscita dal suo contesto ed è diventata la chiave di volta del sistema. Tutto è gratis, anche quando paghi! Così i telefoni promettono chiamate gratis. Salvo poi specificare in piccolo che c'è lo scatto, c'è il canone, hai solo un tot di minuti al mese.
Così i settimanali ti regalano il primo volume di un'enciclopedia gratis. Salvo poi chiedersi che se ne fa uno di un'enciclopedia di un numero solo. E gli altri volumi di pagano, ah se si pagano. Non solo chi compra i restanti volumi paga anche il volume gratis. E poi ci sono i prodotti. Compri 4 e uno e gratis. Ma non è vero. Io ho pagato. Quello è solo uno sconto. Uno sconto che farà aumentare le vendite e aumentare i profitti della ditta. E i consumatori avranno speso di più.
Certo avranno più cose. Certo. Ma non è il meccanismo stesso dell'acquisto, questo? Voglio più cose? Pago di più!No, ormai gratis è la parola magica è istupidisce e ipnotizza chi guarda o ascolta.Il punto, il vero punto della questione è che in questo universo niente è gratis. Forse c'è qualcosa di gratis nel cuore e nella mente degli uomini. Ma appena questo esce da lì ed entra in questo mondo cambia.
In natura niente avviene senza uno scambio di energia.
Così d'ora in poi se sentite la parola gratis, innanzitutto verificate che lo sia veramente e poi, se anche lo fosse, sostituitela con la frase "non è gratis, semplicemente paga qualcun altro".Per aspera ad astra!
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