Non posso non intervenire sulla questione "DAZI" che in questi ultimi giorni imperversa sulle testate giornalistiche, sui social network, nei bar e nelle cene fra amici.
Ma questo non è un post di economia. Nè di finanza internazionale.
E' un post sulla condizione dell'essere umano in questo momento.
Potrei dire un paio di cose sulla questione dazi ma sarebbe un pippone che andrebbe alle basi delle teorie economiche che si insegnano nelle scuole e università e sarebbe di una noia mortale.
Anche perchè, questo è il fatto, giornali e persone in questi giorni non parlano di economia, di equilibri economici fra USA e Europa. Non parlano neanche di Trump e del suo governo e delle sue iniziative (giuste o sbagliate che siano).
Le persone e i giornali discutono di DROGA.
Si, esatto. Non è un errore di battitura. Discutono di droga nel senso del significato 2 della parola secondo il dizionario di italiano della Treccani. Ovvero:
In senso figurato, la parola droga si riferisce a una cosa o a una persona che esercita una forte attrattiva, a cui non si riesce a rinunciare (il calcio è la sua droga; quella donna è la mia droga).
Oppure possiamo dire che i "dazi" in questo momento sono l'ennesima forma di "panem et circenses" che dai tempi di Giovenale e dell'antica Roma non smettono di essere usati per controllare e tramortire la consapevolezza dei cittadini e di un popolo.
Ormai è un modello visto e rivisto (pattern). Si prende un fatto o una notizia e lo si amplia ed eleva fino ad occupare quasi tutta l'attenzione di persone, mass-media e organizzazioni.
Puoi provare a non sentire questo argomento ma ti insegue dappertutto. Ora abbiamo gli smartphone e questi sono collegati H24 con il mondo. E noi abbiamo preso l'abitudine di guardare questi strumenti in modo ossessivo una quantità di volte superiore alla necessità. E quindi vediamo e sentiamo continuamente ciò che "qualcuno" vuole che sentiamo. Ma sebbene si legga di "dazi", si parli di "dazi", esperti dicano la loro sui "dazi"....
Continueremo a non avere una comprensione di ciò che stiamo sentendo o vedendo.
Non perchè siamo stupidi. Non lo siamo.
Non perchè siamo ignoranti. Lo siamo perchè lo scibile umano è troppo vasto e nessun è un tuttologo che può dirsi esperto di tutto.
No, non potremmo avere una comprensione di ciò che sentiamo e leggiamo perchè non è quello lo scopo con cui queste notizie e dati ci vengono forniti.
SONO SOLO UNA ENNESIMA ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA.
Purtroppo non è neanche più necessario architettare niente di particolarmente complicato per ottenerlo. Il sistema è ormai in funziona e si autoalimenta.
Uno come Trump (e chi lo consiglia e lo affianca), lo ha capito. Mi sbaglierò ma tutta sta storia durerà un mese o forse 2 o giù di li e poi tutto finirà in una bolla di sapone, a "tarallucci e vino". Con qualche accorgimento di bilancia dei pagamenti qui e qualche accorgimento di tasso di cambio la.
Ma Trump avrà ottenuto il suo scopo. Perchè la sua visibilità mediatica (e quindi di riscontro di gradimento interno nei confronti dei suoi elettori) gli sarà sufficiente.
Sono prove di forza. Se l'applicazione dei dazi fosse realmente una soluzione concreta, qualsiasi governo l'avrebbe realizzato senza clamore mediatico.
Probabilmente pochi, se non gli esperti di settore o i consumatori più attenti, se ne sarebbero accorti.
O volete dirmi che anche voi vi siete accorti che moltissime aziende per mascherare l'aumento del prezzo hanno diminuito le dimensioni dei loro prodotti e la quantità/peso delle confezioni (https://www.altroconsumo.it/alimentazione/fare-la-spesa/news/shrinkflation)? Avete davvero notato che i gelati che prendiamo al bar non pesano più come prima (Magnum da 86 a 70 grammi a pezzo)?
Ecco la storia dei "dazi". L'ennesima parola IPNOTICA per distrarre le persone e inchiodarle ad una attenzione fissa mentre altri meccanismi operano in silenzio e senza essere notati.
Ieri era lo "spread" poi il "ribaltone" poi "austerità" poi "migranti" poi "ONG" poi "patto di stabilità" poi "parametri di Maastricht" poi "inflazione" poi "guerra in Ucraina" poi "Putin" poi "Al Qaeda" e via dicendo.
Fino alla prossima.
PER ASPERA AD ASTRA!