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sabato 8 agosto 2020

Covid19, lockdown e ripartenza: posso tornare a dire la mia?

 

Sono un bugiardo.
Bugiardissimo...
Avevo detto a marzo che avrei fatto un solo post sul COVID.
E in effetti non potete dirmi che non ci abbia provato a non dire altre cose sull'argomento. Se si scorre i miei profili social, sono stato abbastanza bravo.
Ho letto stupidaggini su stupidaggini.
Ho letto e sentito scempiaggini anche quando i dati che venivano forniti erano corretti. Ma ci pensate? Dire stupidaggini anche dicendo la verità....

Come è possibile?
E' possibile, certo! Perchè i dati, da soli, non sempre dicono qualcosa. Spesso (non voglio dire quasi sempre) i dati hanno bisogno di essere collegati, valutati e soppesati.
Da solo un dato (soprattutto se numerico) può dire molte cose. Addirittura cose talmente diverse da essere quasi in contraddizione.

Il COVID19, dove eravamo rimasti? Visto che siete qui, vi chiedo di tornare indietro e rileggere l'articolo che scrissi sull'argomento il 3 marzo.
Lo rileggo a mesi di distanza e sorrido. Perchè sorrido? Ditemelo voi dopo averlo riletto voi stessi.

Cosa rimane dopo il lockdown? Cosa rimane dopo la fase 2? Cosa rimane dopo la riapertura e ripartenza?

Rimane che ci sono troppi dati contradditori, e troppe incongruenze.
Io non sono un complottista. Anzi, se proprio devo essere sincero, detesto il complottista tipo. E detesto il complottismo. Come attitudine e come metodo di ragionamento.
Spesso prendono un buon spunto e questo, in una smania di "stupire con effetti ultravivaci" viene portato a livelli di fanatismo e assurdità.
Quindi.. rimangono sempre dati contradditori e incongruenti.

Quali? I dati della mortalità e dei contagi sono troppo disomogenei. Però da nessuna parte ho visto una spiegazione semplice e razionale di questo.
Solo spiegazioni fatte con i cerotti per distogliere l'attenzione e ritornare all'argomento principale.
Perchè in Germania ci sono tassi di mortalità così bassi rispetto ai contagiati? Ad esempio rispetto a Italia e Spagna?

Ah già.... Perchè i tedeschi sono bravi, previdenti e organizzati e hanno gestito l'emergenza sanitaria così come doveva essere fatta.
Bene. E come doveva essere fatta? Non ho mai visto un articolo o servizio esaustivo su questi protocolli tedeschi così ottimi per contenere il numero delle vittime.
Perchè a tutt'oggi con un numero simile di contagi giornalieri, in Germania muoiono 3 persone e in Italia 13 (oggi). Non è possibile trasferire questi protocolli dalla Germania all'Italia?
No?
Certo, no. Loro sono ricchi e hanno l'euro. Ma allora perchè anche in India e in Pakistan ci sono tassi di mortalità simili alla Germania? Anche loro sono ricchi, organizzati, con sistemi sanitari perfetti e hanno l'euro?

Ma non so.

Così come non capisco queste divergenze troppo evidenti fra esponenti del mondo scientifico sull'argomento.
E non capisco perchè nessuno parli di concetti basici sull'argomento come la carica virale. Cose che ho studiato anni fa e che sicuramente non ho capito. Ecco perchè vorrei che qualcuno mi chiarisse una volta per tutte (non l'ho ancora capito) se gli asintomatici ovvero quelli che hanno preso il virus ma non hanno sintomi SONO O MENO CONTAGIOSI.

Ho letto articoli scientifici (provenienti da fonti diverse) che dicono cose in contraddizione (vedi il sito del corriere della sera https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_giugno_10/coronavirus-che-cosa-dice-scienza-ruolo-asintomatici-2b8c7a84-aaf3-11ea-ab2d-35b3b77b559f.shtml).
Non so chi ha ragione. Ma che su una cosa così verificabile ci siano posizioni così contrastanti mi da da pensare.
Ah beh, certo.... certo...
Chi dice che gli asintomatici non sono contagiosi è un complottista fuori dal coro e quindi non va ascoltato perchè ciarlatano. 
Può essere....

Ma il dubbio che persone con una carica virale bassa in quanto asintomatici siano, di fatto, poco contagiosi mi rimane per logica.

Cosa penso quindi alla luce di tutti questi mesi?
Semplice:
1. Il sistema sanitario nazionale è stato smantellato negli anni per interessi di parti e per motivi puramente criminali di appropriazione indebita. I colpevoli di ciò dovrebbe essere rispondere di ciò che hanno fatto.
2. Il governo italiano non ha valutato nel modo migliore i dati in suo possesso e ha preso decisioni scorrette guidati dalla paura. Piccoli statisti, questa la verità. Pensavo che il lockdown per tutta l'Italia fosse sbagliato a marzo, figuriamoci adesso che salta fuori che neppure gli esperti lo avessero consigliato.
3. I mass-media sono i veri assassini della scena. Come loro solito, invece che informare, hanno diretto le idee e le emozioni delle persone verso i loro interessi, meschini e di bassa bottega: ascolti, interessi di chi controlla l'informazione e così via.
4. Molte persone coinvolte in prima persona nella gestione del problema COVID hanno vissuto di una sorta di esaltazione da importanza di se. Membri delle forze dell'ordine, politici, medici, opinionisti, amministratori. Sono talmente tante le cose illogiche e contradditorie che sono state fatte (e vengono ancora fatte) che viene da sorridere. Elicotteri per catturare i runner in spiaggia e condomini che chiamano i carabinieri perchè i bambini giocano nel cortile sono solo esempi estremi.
5. Il Covid19 ha messo a nudo la fragilità dell'uomo medio di questa società. Ignorante (nel senso che ignora troppe cose) e credulone, l'individuo medio ha mostrato la sua piccolezza di fronte ad una sfida della natura. Si tirano fuori gli attributi in queste situazioni, non ci si può permettere di farsi spaventare. Ho visto gente non voler uscire di casa neanche quando poteva per paura di un virus quando le probabilità matematiche di morire sono un millesimo di quelle che si hanno quando ci si mette in macchina ogni giorno.
6. l'OMS è una struttura poco trasparente e probabilmente sede di interessi criminali. Non posso qui esporre perchè lo penso (troppo lungo) ma questo è quanto.
7. Un sacco di politici, ministri e via dicendo volevano solo pararsi il culo in modo che nessuno potesse accusarli di qualcosa.
8. Tutta la faccenda COVID19 poteva essere gestita con uguale fermezza ma con più leggerezza. Non eravano in pericolo estinzione umanità.
9. Troppe cose non tornano. Non so perchè sia così ma troppe cose non tornano per accettare spiegazioni semplicistiche di ciò che è successo.

Grazie mille per l'attenzione.
PER ASPERA AD ASTRA!

martedì 3 marzo 2020

Il mio unico e ultimo intervento sul coronavirus COVID-19

In un post su Facebook, ho detto che mi sarei tirato fuori da tutto questo bailamme di notizie, allarmismi, pseudo-informazione che circola da un paio di mesi sui mass-media.
Argomento? Ovvio, il coronavirus COVID-19.

Non la prendo larga e vado al punto.
Io non mi schiero con i millenaristi che pensano sia la fine del mondo o con gli ipocondriaci terrorizzati da qualunque cosa minacci la loro "salute".
Ma neppure con i complottisti o con i menefreghisti per cui una guerra atomica è uguale ad uno sciopero dei treni che è uguale alla loro squadra di calcio che retrocede in serie C.

Non mi piacciono questi 2 estremi.
Non mi piacciono coloro che parlano senza essere INFORMATI. Ovvero senza avere una conoscenza dei fatti tale da poter esprimere dei ragionamenti pratici e logici. Su cui si può dissentire, perchè ogni uomo è un universo e ha sensibilità diverse per cose diverse. Ma questo è un altro fatto.

Il problema, con questo COVID-19, non è il virus in se. Non è la sua pericolosità, non è la sua diffusione, non è i sintomi che crea e niente che abbia a che fare con i suoi aspetti medico-scientifici.
Il problema non è il COVID-19. E' una delle tante situazioni che è OVVIO che una specie (quella umana) possa di tanto incontrare nel suo cammino verso la sopravvivenza.
L'uomo si è scontrato (e si scontrerà) più e più volte con epidemie e avvenimenti similari nei secoli (ricordiamo nel XX secolo l'influenza "spagnola" con 100 milioni di morti in un pianeta che aveva un sesto degli abitanti di oggi oppure la "peste nera" di medioevale memoria).

Il problema, in questa faccenda del COVID-19, sono i mass-media.
Mercanti di caos li chiama qualcuno. Qualcuno con cui concordo totalmente.
Non ce l'ho con tutti i giornalisti o operatori dell'informazione. Non è questo il nocciolo. Penso che molti di coloro che hanno scelto di lavorare nei mass-media e nel mondo del giornalismo e dell'informazioni siano delle brave persone senza alcuno scopo distruttivo o malvagio.
Ce l'ho con il sistema informativo del XXI secolo su questo pianeta.
Non è un sistema informativo. E' un sistema dis-informativo. E' una distruzione culturale.

Da un punto di vista medico-scientifico, il COVID-19 non è un virus particolarmente letale. Non lo è. Ormai è evidente. Ha tassi di mortalità molto bassi, praticamente a livello di una influenza aggressiva.
E' sicuramente dotato di meccanismi biologici particolari per cui ha una capacità di contaminazione molto alta. Si diffonde con facilità. Ma anche perchè è nuovo. Quindi attacca una specie, l'uomo, praticamente vergine che non ha ancora elaborato contro-risposte immunitarie. Quindi ha vita facile a spostarsi in fretta e crescere esponenzialmente.
Questo, in modo precauzionale, ha preoccupato fin da subito i medici. Non sapendo bene quali fossero in pratica i suoi effetti, il suo decorrere come malattia e la sua effettiva contagiosità mi pare ovvio che si sia assunto una posizione precauzionale. Anche perchè si è visto che in alcuni casi (circa il 15% dei colpiti), il virus comportava una necessità di cure particolarmente impegnative (terapia intensiva) che, se la diffusione non fosse stata tenuta sotto controllo, avrebbe portato al collasso le strutture mediche.
Non è un problema di pericolosità. E' un problema di quanto velocemente si sarebbe diffuso e quindi fatto presentare alle porte degli ospedali un gran numero di persone in contemporanea che necessitavano di cure che solo in ospedale potevano essere date.
Tutto qui. Un fatto organizzativo.


Un pò come se un albergo sapesse di un evento straordinario che potesse portare un gran numero di persone in quella città e cercasse di organizzarsi per impedire di trovarsi senza alloggi. Un fatto organizzativo.

Ma è qui che è intervenuto l'apporto (sciagurato) dei mass-media.
In Cina, dove i numeri sono da capogiro per qualsiasi cosa (città da milioni di abitanti, 1 quarto di tutta la popolazione mondiale concentrata in un solo stato), è ovvio che ci sia stata un pò di apprensione quando una intera città è stata crocifissa sotto i colpi di un nuovo virus di cui si sapeva poco.
Pare ovvio che ci sia stata un pò di apprensione.
Ma questa apprensione, se fosse stata lasciata nelle stanze di chi gestiva il problema, sarebbe stata gestita.



Cosa fanno i mass-media? Volendo informare, cercano e rastrellano ogni tipo di dato, emotivo, numerico, sensazionalistico che possa creare un impatto in che fruisce dell'informazione. Perchè? Perchè i mass-media (giornali o tv che siano) sono strutture guidate dallo "share" ovvero dal pubblico.
Più qualcuno ti segue e più va bene.
Più persone ti ascoltano e più va bene.
Lo scopo non è dare informazioni. Lo scopo è essere ascoltati e catturare l'attenzione. Ovviamente con qualsiasi mezzo. Il che, facilmente, ci porta ad usare metodi di bassa lega come "sensazionalismo", "panico", "emozioni di pancia" e "terrorismo mediatico".
Questo è facile da fare.
Basta avere l'intenzione di "colpire" l'attenzione del lettore o spettatore e montare insieme dati che (anche quando sono veri) sono interpretati sotto una luce forzata.

Prendiamo ad esempio i morti di coronavirus. Nessuno spiega bene che queste persone non sono morte PER il coronavirus ma CON il coronavirus. Che fa una grandissima differenza.
Cioè non è scientificamente certo e anzi è probabilmente da negare che sia stato il virus LA causa della morte.
E' quasi sicuro che, in un quadro medico compromesso (le persone morte di coronavirus sono persone molto avanti con l'età con problemi sanitari gravi pregressi) l'intervento di un virus che crea difficoltà respiratorie gravi comporti un ulteriore stress fisico ad un organismo indebolito. Il che porta a una situazione in cui il malato rischia la vita ed in effetti muore.
Ma questo è il meccanismo che accade ogni anno quando le normale ondate epidemiche di influenza, colpiscono un paese. Centinaia di persone solo in Italia muoiono per le complicazioni influenzali. Eppure nessuno vive terrorizzato di essere colpito da un virus influenzale. Anche se, detto tra noi, quando ci ammaliamo di influenza è una gran rottura di coglioni.
E causa in qualcuno anche di più di un fastidioso periodo di riposo forzato: per qualcuno può essere anche un peggioramento della sua salute fino alla morte.

Il punto qui è: QUALE E' ESATTAMENTE L'UTILITA' di massacrare con continue "breaking news" ovvero continui lanci di agenzia, dati, commenti, immagini, servizi collegamenti sul tema coronavirus?
Informare? Ma smettiamola.
Le tv e i giornali vogliono essere visti e comprati. Vivono di quello.
Quindi più strepitano, più fanno ambiente pericoloso, più sollevano la questione e più si crea quel morboso senso di attenzione per cui "NE VUOI SAPERE DI PIU!" e "NON VOGLIO STARE ALL'OSCURO DI QUESTA COSA PERICOLOSA, FAMMI SAPERE!".

Nei giorni scorsi mi sono dilettato ad approfondire da un punto di vista medico e biologico ciò che prestigiosi siti e riviste mediche e di settore avevano da dire sul coronavirus.
E ho capito perchè una parte (comunque non tutti) della medicina e degli esperti si è mostrata preoccupata per il coronavirus. 
E' stata una valutazione di merito. Riassumibile in
NON SAPENDO BENE COME FUNZIONAVA, STIAMO ATTENTI.


Ma è un discorso valido per scienziati, medici e, al limite, politici che devono prendere decisione di ordine pubblico.
Non è un discorso valido per la gente comune.
Che (questo il mio pensiero) se semplicemente fosse stata tenuta all'oscuro di tutto ciò non ne avrebbe patito alcun tipo di conseguenze e tutti noi avremmo avuto molti meno danni di quelli che sono stati causati.
Perchè la vera vittima del coronavirus è l'economia.
E fra qualche mesi piangeremo i danni che l'isteria collettiva ha causato.
Grazie per l'attenzione.
PER ASPERA AD ASTRA! 

sabato 20 maggio 2006

E’ vero – E’ falso…. – 1a partita.

E’ VERO!
* Un piccolo gruppo di persona controlla le sorti del mondo.
* Da un secolo e mezzo la filosofia materialista sta distruggendo l’uomo.
* Amo mio figlio.
* Un’infanzia felice è il presupposto di una vita felice.
* L’Uomo è fondamentalmente buono.

E’ FALSO!

* Qualcuno può risolvere al posto tuo i tuoi problemi.
* Il festival di San Remo è un evento serio e regolare.
* L’uomo è un animale.
* Luciano Moggi è un uomo onesto.
* Il cervello e la mente sono la stessa cosa.

E’ VERO!

* Chi ti critica ti ha fatto qualcosa di male che vuole sminuire.
* Senza la pancia piena e un tetto sopra la testa è difficile filosofare.
* Le dittature sono un inferno per l’umanità.
* La moda è solo un gioco delle parti in cui prendersi sul serio è un pericolo.
* Ognuno di noi è il peggior giudice di se stesso.

E’ FALSO!

* Il tempo guarsice le ferite.
* Non pensare ai problemi e non affrontarli, li risolve.
* La terra è piatta.
* La psichiatria è una scienza.
* I giornali sono imparziali e al di fuori del controllo delle lobby di potere.