Che tristezza che mi fa Bersani.
Un vecchio comunista che si propone come liberalizzatore.
Non ci capisco più niente in questa politica italiana.
Non è più politica.
Non c'entra niente con la polis, la città nè con noi, popolo italiano. Tanto geniale, quanto menefreghista.
Non mi scandalizzo se qualcuno ha seguito un'idea e poi la cambia.
Bravo, bene. Si fa anche così.
Ma io di liberalizzazioni non ne vedo.
Vedo solo un governo che pare asservito ai GRANDI poteri.
Fanno leggi che disturbano piccole classi economiche ma se si segue il flusso dei soldi, chi si ingrassa tra nuove pensioni e presunte liberalizzazioni sono sono le multinazionali e la grande distribuzione.
Le farmacie, ad esempio non sono state mai ben viste da me.
Ma perchè, invece, di far vendere i farmaci nei centri commerciali non si da la possibilità di togliere il monopolio delle farmacie facendone aprire di più e cambiandone radicalmente la struttura.
D'altronde cosa sono le farmacie? Dei negozi? Oppure dei centri professionali con medici che ti consigliano?
In un posto dove vendono pannolini e giocattoli?
E la benzina nei supermercati?
Beh, così il prezzo si abbassa di almeno 10 centesimi per la concorrenza. Le famiglie italiane potrebbero risparmiare fino a 78 euro all'anno.
Certo!
Se tutti non andassero più dai benzinai.
Ma ammettiamo anche che risparmiamo ben 78 euro all'anno.
Cosa ne faremmo di questi 78 euro?
Ci metteremmo dell'altra benzina e andremmo da qualche parte giusto per non lasciare il serbatoio pieno.
Ecco cosa succederebbe.
Basterebbe che Bersani insegnasse agli italiani a guidare senza schiacciare l'acceleratore a fondo e ogni automobilista risparmierebbe alemno 200 euro l'anno.
Basterebbe che ogni italiano spegnesse la sua auto quando si ferma dinnanzi al semaforo e risparmierebbe 500 euro l'anno.
Basterebbe costruire le macchine ibride benzina-elettrico che si ricaricano quando c'è il motore a scoppio ma che sotto i 50 all'ora vanno a batteria.
Si risparmierebbero ogni anno almeno 2000 euro.
E non pensate che sia difficile. Basterebbe che il geniale Bersani creasse una legge che obbliga le case automobilistiche a costruire le macchine ibride e il gioco sarebbe fatto.
Ma, poverino, è solo un ministro. Non può farlo. Non ha il potere di schiacciare i piedi alle multinazionali dell'automobile.
Già li vedo i nostri (e altrui) politici sussurrare piano:
" Scusi signor Ford, signor Mercedes, signor Toyota, signor Fiat posso promulgare questa legge? Non vi da fastidio, per niente...."
Euro 4, euro 3, euro cosa?
Ma cosa ci vuole a decidere che da una certa data c'è una macchina più pulita e basta!
Ma sentirò Bersani. Lui, ex-comunista, padrone ormai della moderna economia ce lo insegnerà prontamente.
Per aspera ad astra!
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