Lo
confesso. Non avevo ancora letto il libro di Dan Brown. Ne ho visto il
film. Conoscevo la trama, qualche parere e qualche critica. Ad essere
onesto l’ho pure regalato (appena uscito in tempi non sospetti) ad una
mia conoscente.
In questi
ultimi giorni ho letto il libro. Probabilmente, senza il battage
pubblicitario dovuto a questo scontro Chiesa cattolica-Codice Da Vinci,
non lo avrei letto. Ho così tanti bei libri che voglio leggere che…….
Ma ho partecipato al dibattito sul mio blog ospitando alcune notizie
che per me avevano dell’incredibile. Film censurato in alcune sale in
Sardegna e libro bruciato pubblicamente da un parroco in piazza.
La curiosità ha ucciso il gatto. Volevo proprio vedere quale
preoccupante pericolo fosse celato tra le pagine di questo demoniaco
libro. La trama la conoscevo e molti di noi la conoscono.
Il
libro è un ROMANZO in cui i protagonisti scoprono tramite avventure e
disavventure che da secoli la Chiesa cattolica nasconde un segreto che
svelato cambierebbe certi parametri di potere economico e politico
della stessa e che getterebbe una nuova luce sulla figura del Cristo e
del suo messaggio.
Volevo sapere in che modo il favellare dello scrittore americano potesse spaventare tanti gli alti papaveri del Vaticano.
Premetto
che questo post (come tutti i miei altri commenti d’altronde) parte
dall’assoluto rispetto per le idee religiose di chiunque e dei
cattolici in particolare.
Ciò che va rispettato è il diritto di ognuno a credere e professare la propria fede e il proprio credo.
SI RISPETTANO LE PERSONE. SEMPRE.
Ho letto il libro. E il mio sgomento è salito alle stelle.
Qualcuno mi può spiegare perchè Opus Dei, frati, esponenti cattolici e soci abbiano tanto paura di questo libro?
L’ho
letto. La storia è esposta in modo onesto e quasi infantile. Ci sono
alcuni bei passaggi che spremono bene il gusto per il giallo. Ci sono
delle belle trovate narrative ma il libro si sviluppa in modo
culturalmente semplice. Parla di concetti e notizie che circolano negli
ambienti culturali da secoli. Ho 34 anni e sono circa 20 anni che sento
parlae di queste cose.
E’ quasi molto accademico.La presunta
ombra negativa gettata sull’Opus Dei è praticamente nulla in quanto si
parla dell’operato di semplici personaggi di fantasia. La storia si
basa su alcune inesattezze storiche ma sono dettagli en passant, a mio
avviso anche poco incisive sulla storia.
Il libro descrive
un’associazione che cercherebbe di preservare segretamente questa
verità su Cristo, sul Santo Graal e sulla Chiesa. Tale associazione (il
priorato di Sion) viene presentato come esistente basandosi su falsi
storici. E quindi? Io ho letto altri libri, anche molto eruditi, sul
Priorato di Sion. Libri di parecchi anni fa. Sono libri. Sostengono
tesi.
Qualcuno
accusa Dan Brown di una dichiarazione iniziale all’inizio del libro in
cui sostiene che tutto il contenuto del libro è basato su verità
storiche. Questo sarebbe il peccato. Peccato, invece, che sulla
copertina del libro c’è scritto “Il Codice Da Vinci – un romanzo di Dan
Brown”. E’ un romanzo. Se ci dimentichiamo di questo, è finita. Se poi
ha scritto quelle cose, il tutto fa parte delle tecniche di scrittore
per dare enfasi al proprio prodotto.
A parte il fatto che è vero che
gran parte delle cose dette siano comunque non invenzioni dirette di
Brown ma fatti e avvenimenti reperibili nella storia culturale della
nostra civiltà.
O qualcuno si è infastidito perchè il nome del
commissario di polizia di Parigi non corrisponde a quello vero o se uno
degli alti prelati dell’Opus Dei ha un nome inventato?
Prima
di leggere il libro ero abbastanza disposto a concedere il diritto di
replica e di dissenso ai cattolici. Ognuno ha il diritto di dissentire
da qualcosa. Protestavo solo per alcuni modi medioevali di farlo.
Dopo
aver letto il libro, provo una profonda delusione per la pochezza
intellettuale del dissenso. Dov’erano costoro quando molti altri autori
hanno scritto libri più dannosi per la comunità cattolica.
Il
libro suscita il dubbio che la Chiesa Cattolica abbia qualche
scheletro nell’armadio? Va bene. Non credo che ci volesse Dan Brown per
tirare in ballo questo fatto.
Si ha paura che i cattolici rinneghino la loro religione per colpa di questo libro?
Provveda
la curia vaticana a riconoscere che i VERI cattolici stanno
scomparando, sostituiti da cattolici borghesi il cui credo è “affermare
ma non praticare la propria religione” e la cui preparazione religiosa
sulla PROPRIA religione è praticamente nulla.
Ho sempre ammirato i
ferventi credenti cattolici. Degni di stima e rispetto. Ho
profondamente provato disprezzo per i cattolici per etichetta che
violano tutti i giorni i precetti della propria religione e il cui vero
dio è il materialismo e l’apparenza del nulla moderno.
Chi è Dio? E’ un bellissimo tema.
Ma
in questa querelle non vedo Dio, nè Cristo. Vedo solo uno scrittore e
il suo entourage che gongola per la pubblicità che riceve e un certo
numero di persone che cerca visibilità mediatica per vari fini
sfruttando il lavoro altrui.
Non
è un caso che il rappresentante dell’Opus Dei (in un’intervista su
Panorama) abbia dichiarato che ora è il momento giusto per fare un film
sul fondatore dell’Opus Dei Escrivà.
Chi è Dio?
Parliamo in un altro momento. Grazie.
Per ora, pensate con la vostra testa.
E leggete pure il libro. E’ innocuo!
Per aspera ad astra!